Oggi, la storia

Un viaggio come segno della pace

di Markus Krienke

  • 22 settembre 2015, 09:05
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Papa Francesco in visita a Cuba

  • Reuters Pictures

Oggi, la storia
Martedì 22 settembre 2015 - 07:05

Oggi Papa Francesco vola da Santiago de Cuba a Washington D. C.: un viaggio molto simbolico, che ci ricorda non soltanto un passato tra i due Paesi segnato di inimicizia, contrapposizioni ideologiche, embarghi e polemiche, ma anche un’epoca di storia mondiale sotto il segno della “guerra fredda”.

Stati Uniti e Cuba: una storia difficilmente riassumibile in poche parole. Fidel Castro venne al potere il 1° gennaio 1959 addirittura con l’aiuto degli stessi Stati Uniti che ostacolarono con embarghi il dittatore Fulgencio Batista, a sua volta a potere grazie a un golpe militare nel 1952. Ma siccome Castro in una grossa riforma agraria interpretò la “liberazione” del Paese certamente non nel senso di maggiori libertà economiche, colpì con il ridimensionamento dell’industria dello zucchero soprattutto aziende americane. Di conseguenza, gli Stati Uniti fermarono il fornimento di petrolio a Cuba, la quale, a sua volta, ricorreva all’Unione Sovietica. Dato che le aziende americane si rifiutarono di utilizzare il petrolio sovietico, esse furono infine espropriate dalla Cuba. Per fermare la progressiva trasformazione dell’isola nel comunismo, nel 1961 gli Stati Uniti invasero la Baia dei porci, ma furono respinti dal militare rivoluzionario. Di seguito, i due Paesi hanno interrotto qualsiasi contatto diplomatico. L’anno successivo, la scoperta di missili nucleari di provenienza sovietica sull’isola, a cui Kennedy rispose con il blocco navale dell’Atlantico, fa scattare la crisi di Cuba e porta il mondo sull’orlo di una guerra atomica.

Ma soprattutto da quando nel 2008 divenne presidente Raúl Castro, il fratello cattolico dell’ateo Fidel, il rapporto politico tra i due pasi è entrato in fase di disgelo. Nel maggio scorso gli Stati Uniti hanno finalmente tolto l’isola vicina dalla loro lista degli Stati terroristici. Quando il 20 luglio entrambi i Paesi riaprirono ufficialmente i rapporti diplomatici, ciò avvenne anche grazie al contributo della diplomazia vaticana, tramite l’Arcivescovo di Havana Jaime Ortega y Alamino. E se oggi Papa Francesco sale sull’aereo diretto a Washington, ripercorre ormai anche ufficialmente la stessa tratta che tale arcivescovo, ancora in missione tutta segreta, ha percorso soltanto qualche mese fa.

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