Il mare, il vento e il sole sono le materie prime del sale, quello che per i greci, i romani, i benedettini, i cistercensi e gli ospedalieri ha rappresentato “l’oro bianco”: una merce preziosa che ha scandito il corso la Storia mediterranea fin dai suoi albori.
Una delle caratteristiche del paesaggio litorale della Camargue è costituita dalle “camelles”, montagne in miniatura fatte di sale che si ergono come una fila fantasmi alla base del delta del Rodano e sullo sfondo del braccio del cosiddetto Piccolo Rodano, teatro di una produzione secolare che non è cambiata se non per il progresso di alcuni macchinari destinati a facilitare la raccolta.
La cittadina fortificata di Aigues-Mortes fa da sfondo all’area che costituisce le omonime saline, celebri in tutto il mondo per la qualità e la prelibatezza del suo sale.
Giorgio Thoeni le ha visitate facendosi accompagnare da Gerard Barral, responsabile del turismo delle Saline del Mezzogiorno, e da Patrick Ferdier, operaio alle saline da tre generazioni.
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Reportage 27.08.2015, 18:32
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