Sono passati dieci anni da quel luglio 2014 in cui il maestro Giorgio Gaslini, in seguito a una caduta, se ne andava a 84 anni. Pianista, compositore, direttore d’orchestra e intellettuale Giorgio Gaslini è stato attivo per decenni tanto nell’ambito del jazz quanto in quello della musica contemporanea in senso lato, guadagnandosi il nominativo di “teorico della musica totale”. L’onnivora e aperta disponibilità di Gaslini nei confronti della musica tutta lo avrebbe portato a cimentarsi anche con la televisione, per la quale curò, all’inizio degli anni Settanta, un programma di successo, Jazz al Conservatorio; titolo che faceva riferimento al suo pionieristico incarico di insegnare, per la prima volta in Italia, il jazz in un Conservatorio, quello romano di Santa Cecilia. Esperienza pilota che lo avrebbe portato, dopo anni di discussioni e talora di lotte contro le resistenze di un ambiente accademico chiuso e provinciale, a far approvare il jazz come materia ufficiale di studio nei Conservatori a livello nazionale, portandolo al passo degli Stati Uniti e di qualche altro Paese europeo.
Patricia Barbetti e Giovanni Conti ricordano la figura di Giorgio Gaslini attraverso le parole e i ricordi di Adriano Bassi, musicologo, direttore d’orchestra e autore di molti libri (fra i quali due testi dedicati a Giorgio Gaslini) e con Gaetano Liguori, pianista e docente, che con Gaslini ha collaborato.
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