Il 7 gennaio 2015 attorno alle 11.30 la sede parigina del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, in Rue Nicolas Appert, vicino alla Bastiglia, è luogo di uno dei più terribili attacchi terroristici sul suolo francese ed è solo il primo di una lunga serie di atti che faranno piangere la Francia in quel periodo sotto le urla di “Allah Akbar”. Quel giorno, esattamente 10 anni fa, la disegnatrice Corinne Rey viene costretta ad aprire le porte della redazione da alcuni membri della branca yemenita di Al-Qaeda che causeranno decine di vittime dentro e fuori quelle mura. Tra i motivi dell’atto, una vignetta satirica che “maltratta” Maometto e che recita “100 frustate se non muori dalle risate e il titolo di Charia Hebdo, un evidente gioco di parole.
Voi che sapete di oggi prende spunto da questo evento per riflettere, ma anche per ridere. La satira, lo humor, l’ironia e il comico sono elementi onnipresenti in musica, ma come si presentano alle nostre orecchie? Come agisce un compositore davanti a questo tema? Su cosa si scherza? Quali aspetti della società, della politica e dell’essere umano vengono presi in giro e criticati dai compositori? Nel 2025 ci sono dei limiti, forse imposti dal “politcally correct” o da una maggiore sensibilità anche in campo musicale?
Shostakovich sotto il regime di Stalin rischia letteralmente la pelle con le sue opere intrise di satira verso il regime, Donizetti invece mostra spesso una vena ironica e di critica verso le classi sociali più agiate, rendendo goffi e grotteschi personaggi di apparente potere.
Anche opere più “innocue” come Il Carnevale degli animali di Debussy, in realtà nascondono critiche sonore a vari addetti del mondo musicale.
Per guidarci attraverso questo tema Rete Due accoglie Carla Moreni, musicologa e critica musicale per numerose testate giornalistiche e Francesco Filidei, uno dei più apprezzati compositori dei nostri tempi, già membro dell’IRCAM di Parigi, con collaborazioni con le principali istituzioni musicali del mondo tra cui il Teatro alla Scala, dove il 27 aprile debutterà la sua nuova opera Il nome della rosa. Nel 2016 è anche insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese.
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