Tra jazz e nuove musiche

PAT MARTINO TRIO

Lunedì 9 aprile 2018, ore 20:30 - Ascona, Teatro del Gatto

  • 9 aprile 2018, 22:30
Pat Martino

PAT MARTINO TRIO, Lunedì 9 aprile 2018, ore 20:30 - Ascona, Teatro del Gatto

  • by Jimmy Katz

Pat Martino chitarra

Pat Bianchi Hammond B3

Carmen Intorre batteria

Una collaborazione Jazz Cat Club-RSI Rete Due

Diretta radiofonica

PAT MARTINO

Tra le personalità più rilevanti dell’ultimo mezzo secolo di chitarra jazz c’è sicuramente Pat Martino, nato nel 1944 come Pat Azzara e affermatosi alla fine degli anni sessanta con album che evidenziavano il suo amore, da una parte, per il sound e il feeling di Wes Montgomery e, dall’altra, per la pulizia e la precisione tecnica di Johnny Smith e di Fred Van Eps. A queste influenze si univano l’interesse per i complessi ritmi della musica indiana e poi gli intrecci fusion che hanno caratterizzato la sua musica degli anni settanta. Alla fine del decennio Martino venne però operato di aneurisma cerebrale e per diversi anni dovette ricostruire il suo stile imparando di nuovo a suonare la chitarra grazie all’ascolto dei suoi vecchi dischi. Il suo ritorno fu però straordinario e dimostrò che era ancora un virtuoso dalla pennata secca e velocissima, che produceva note quasi staccate e un suono asciutto, ma abbastanza rotondo. Quello stile di impronta post-bop, il fraseggio vertiginoso e una rara completezza armonica sono tuttora gli elementi cardine di un linguaggio che pesca nei repertori storici della modernità jazzistica e, in questo concerto, si muoverà all’interno di un organico da lui molto amato: l’organ trio, ispirato soprattutto dalla declinazione che gli diede Montgomery. Quest’ambito appartiene a tutta la storia di Martino, che già negli anni sessanta suonava con organisti quali Jack McDuff o Don Patterson e che da qualche anno ha trovato due eccellenti partner. Il primo è la nuova stella dell’Hammond, quel Pat Bianchi che ha già avuto due Grammy Nomination, ha vinto il referendum dei lettori di Down Beat come nuovo talento dell’organo jazz e ha collaborato principalmente con Lou Donaldson e Ralph Peterson. Eccellente strumentista, Bianchi lascia emergere dalla sua musica la lezione di Jimmy Smith ma anche di altri, più sobri, organisti, che rendono il suo linguaggio funzionale al mondo del chitarrista. Il secondo, Carmen Intorre, è invece un batterista dal sound leggero, che ricorda Billy Higgins. Ha collaborato con George Benson, Benny Golson, Wynton Marsalis e vanta una notevole esperienza nell’organico dell’organ trio grazie alle collaborazioni con Joey De Francesco e Dr. Lonnie Smith (MF).

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