"Peter Kernel". Possiamo considerarli una delle più apprezzate e conosciute band indipendenti d’ispirazione indie, no wave e post-rock di mamma Elvezia (e non solo). Prova ne sia il chilometraggio del loro furgone che segna mille mila chilometri di concerti/esibizioni in importanti eventi musicali dentro e fuori i confini nazionali (più di 700!); non a caso, nel 2016 sono stati tra i finalisti al Premio Svizzero della Musica.
I Peter Kernel hanno anche prodotto altre band con la loro “On The Camper Records”, l’etichetta nominata 3 volte migliore label svizzera (2012, 2014 e 2016). Recentemente hanno rilasciato gli ultimi lavori di Camilla Sparksss, Kety Fusco e dei Monte Mai.
Instancabili, hanno anche scritto le colonne sonore di alcuni lungometraggi, ultimo dei quali è “L’ombra del figlio", di Fabio Pellegrinelli. Esercizio che, a detta loro, è necessario per spingersi oltre lo stile della band stessa ed esplorare nuovi territori sonori.
Per celebrare i 15 anni di percorso, i due musicisti ticinesi amanti della sperimentazione e dell’improvvisazione, dei suoni sporchi e del noise effect, hanno deciso di pubblicare “PERSEVERANCE: 15 YEARS OF PETER KERNEL”, disco che contiene 12 canzoni, tra inediti, classici in versione demo e versioni dal vivo.
Ce lo hanno presentato dal vivo con alcuni amici musicisti con cui hanno collaborato in passato: Zeno Gabaglio, Kety Fusco, Davis Pulga, Anita Del Siro, Ema Matis, Giacomo Bastianelli.
Testo di Alessio Arigoni