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Scuola dell’obbligo fra cantieri e risparmi 

Dibattito con la Consigliera di Stato ticinese, Marina Carobbio

  • 23.04.2024
  • 30 min
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Era il 2 aprile del 2023: poco più di un anno fa Marina Carobbio è stata eletta in Consiglio di Stato, ereditando dal suo predecessore il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS). Sono passati 12 mesi ed è – soprattutto – passato un Preventivo, quello dei conti del Cantone del 2024 - che ha spinto molti dipendenti pubblici, tra i quali anche molti docenti, a scendere in piazza, mobilitarsi, per opporsi a una serie di misure di risparmio che li toccano direttamente. Contro alcune di queste è peraltro pendente un ricorso al Tribunale federale. 


Nella nostra discussione, partiamo da qui, da come il Governo – e il DECS in particolare – stanno implementando alcune di queste misure. Pensiamo alla non sostituzione, nella misura del 20%, del personale partente… 
E poi vedremo di capire com’è stato per Marina Carobbio - l’unica donna ed esponente di sinistra - questo primo anno in Governo, e quali sono i principali cantieri che ha portato avanti, aperto o che si prepara ad aprire. Tra questi: il superamento dei livelli, l’anticipazione dell’insegnamento del tedesco in prima media, la risposta all’aumento del disagio mentale fra i giovani, la nuova Legge sulla scuola dell’obbligo… 

A Modem ne parliamo con: 

Marina Carobbio, direttrice del DECS; 

Katya Cometta, presidente dell’Associazione per la scuola pubblica del Cantone e dei Comuni; 

Aron Piezzi, deputato PLR, presidente della Commissione Formazione e Cultura del Gran Consiglio. 

Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

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