Edizione dedicata alle residenze artistiche. Un fenomeno non nuovo, visto che ovunque in Svizzera - e non solo- si offrono soggiorni a musicisti, scrittori, danzatori, orchestrali ma anche sceneggiatori, traduttori, vignettisti e illustratori. Un fenomeno che in Valposchiavo ha preso piede da oltre un decennio e sul territorio non solo ha lasciato esperienze positive sotto il profilo culturale, ma anche demografico. Ci sono artisti, infatti, che dopo aver soggiornato nel borgo hanno poi preso casa e si sono trasferiti definitivamente a sud del Bernina. Qui passano ogni anno decine di musicisti, danzatori e da quest’anno anche scrittori, traduttori e illustratori. Un’occasione unica per la gente di questa vallata che si trova a tu per tu con astri nascenti a caccia di luoghi in cui sperimentare e creare o con artisti affermati in cerca di un po’ di tranquillità.
La Valposchiavo sta facendo delle residenze artistiche un punto di forza della cultura e del turismo e questo grazie al lavoro instancabile di tre donne. Una di loro è Cornelia Müller che dopo anni vissuti a Berlino e dopo aver girato il mondo, questa donna è tornata per perseguire il suo sogno: dare alla periferia le stesse opportunità culturali delle grandi città. Ci sono però altre due protagoniste che meritano di essere menzionate per il grande lavoro che da anni stanno facendo a sud del Bernina. Paola Gianoli e Begoña Feijoó Fariña. La prima traduttrice, danzatrice e promotrice di eventi culturale, la seconda scrittrice e appassionata di teatro.
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