Peter Conrad

Peter Conrad viene da Minusio, però prima di approdare a Tokyo è passato da molti altri luoghi: Milano, Principato di Monaco, Hong Kong. Lavorava per una banca, ora lavora in proprio sempre nel settore finanziario. È arrivato a Tokio poco prima del terremoto del marzo 2011: con la paura dell’emergenza nucleare gli stranieri andavano tutti via, lui invece era appena arrivato ed ha scelto di restare.

Si conclude la visita del Presidente della Confederazione Didier Burkhalter in Giappone, una visita che segna 150 anni di rapporti commerciali, diplomatici e di amicizia tra Svizzera e Giappone. Ne parliamo proprio con il nostro espatriato Peter, che il giappone lo conosce bene.

Con Peter parliamo della primavera in Giappone, un momento speciale, al punto da diventare un’attrazione turistica. Ci riferiamo alla tradizione dell’Hanami, la festa per la fioritura dei ciliegi, antica di mille anni.

A Peter ci siamo rivolti per farci raccontare la febbre per il nuovo idolo nazionale Kei Nishikori, finalista all'ultimo US Open di tennis: 24 anni, primo tennista giapponese ad essere riuscito a disputare una finale di un torneo del grande slam. Tra idoli in carne ed ossa e passioni per i personaggi virtuali, il Giappone è sempre alla ricerca di un fenomeno in cui la gente possa identificarsi.

L'hamburger al carbone

In Giappone, per motivi ovviamente commerciali, di risposta ad altri commercianti, una nota, ma non la più nota catena di panini imbottiti, ne ha messo in vendita uno che solo a guardarlo ti senti pronto al digiuno! Un hamburger, o meglio un cheeseburger nero. Nera la carne, nero il pane, nero il formaggio. Noi, questa mattina, lo proviamo, anzi lo facciamo provare ad una delle nostre antenne accese nel mondo: Peter Conrad.

Le geishe: tra realtà e luoghi comuni

Uno dice Giappone e subito pensa a quelle tre o quattro cose: sushi, kamikaze, indefessi lavoratori che non fanno le ferie e... Geishe. Le Geishe chi sono? Ci sono ancora? Che ruolo hanno? Perché spesso crediamo siano una categoria particolare di prostitute? È vero che non le si possono fotografare? Che formazione seguono e come si sono “evolute” nella millenaria storia giapponese. Tutte domande in cerca di risposte: noi abbiamo mandato in missione il nostro "espatriato 2.0" ormai quasi corrispondente da Tokyo, Peter Conrad.

"Speed date" di Stato

Non è un problema che riguarda solo la vecchia Europa, o la ben più vecchia Svizzera: è un problema di molti paesi occidentali, estremamente sviluppati, estremamente restii a fare figli e questo, in un contesto di una vita che dura di più, crea qualche problema di mantenimento: sempre più pensionati, sempre meno lavoratori. In Giappone, un paese dove i centenari abbondano, addirittura il governo si occupa di far “accoppiare” i giapponesi, che hanno molte difficoltà a trovare l'anima gemella. Ci racconta tutto la nostra speciale "antenna" Peter Conrad.

Il tema di questo nuovo incontro con il nostro espatriato del giorno, Peter, è la nostalgia. Come ne parliamo? Ne parliamo partendo dalla prossima chiusura a Tokyo dell’Hotel Okura, aperto nel 1962. Uno degli alberghi più vintage al mondo dove tutto è rimasto ancorato agli anni 60. Come reagiscono i giapponesi?

SPECIALE: Le piccole differenze

Abbiamo chiesto alla nostra "antenna" Peter Conrad da Tokyo, di guidarci in una mini-serie in 3 parti sul mondo alla rovescia in salsa nipponica: per scoprire dettagli interessanti. A partire dal famoso malinteso sul "si e no": ovvero i Giapponesi non dicono quasi mai no, perché e da dove deriva questa "abitudine"? E come la mettiamo con la percezione degli stranieri? L'immagine un po’ razzista del Giappone e dei Giapponesi è reale?

Nella foto: La carta di identità giapponese di Peter Conrad