Canzoni felici ed energiche cantate senza rassegnazione e senza ignorare il mondo, ma anche senza piangere come se non ci fosse più speranza.
Aino Salto parla di sorellanza, funghi, rabbia e sentimenti provati guardando i fili dell’alta tensione. È una delle sorprese più belle degli ultimi mesi discografici svizzeri, come il suo primo album “Imagine people as adolescent birds”, pubblicato da Irascible.
Aino Salto è il progetto della giovane musicista e cantautrice bernese Sonia Loenne, attenta e critica osservatrice di un mondo che ci canta dal cuore e dalla gola con flicorni, contrabbassi, tastiere e batterie.

Alla base di “Imagine people as adolescent birds” c’è l’idea di vedere l’umanità come una comunità di uccelli adolescenti che devono ritrovare la strada dopo essere caduti dal nido.
Musica e parole raffinate, e una gran voce, per descrivere il peggio con ironia. Aino Salto di certo non cambierà il mondo ma almeno suggerisce un modo diverso di guardarlo, perché non c’è cambiamento senza azione.

Abbiamo raggiunto Sonia Loenne a Berna e le abbiamo chiesto lumi su Aino Salto, un nome artistico che ci porta in Scandinavia.

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