“Travel in cycles” é l’album di Worries And Other Plants, progetto nato nella testa e nel salotto sangallese del batterista (diventato cantautore polistrumentista) Dionys Müller, per gli amici Dio.
La nostra inviata a Zurigo, Sandra Romano con Dionys Müller
Worries And Other Plants oggi si esibiscono come sestetto, interpretano un indie rock caldo, psichedelico e desertico, in bilico tra il bene e il male, tra la luce e l’oscurità, una dicotomia ricorrente nella discografia di Dio, secondo cui, ogni vita é “un diamante”.
È la vita, con i suoi cicli, a ispirare questo lavoro. Una vita fatta di gioie e dolori e che, partendo dalla Valle del Reno, racconta i ricordi d’infanzia e le radici italiane, l’influenza del nonno molisano, la monotonia della vita quotidiana e la morte della nonna.
Tra i chiari e gli scuri di “Travel in cycles”, un disco realizzato in modalità DIY che ha il sapore degli strumenti analogici, Worries And Other Plants portano un messaggio variopinto di speranza, in cui c’è tutta la forza della comunità.
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