È una delle voci più originali e potenti della letteratura italiana, della poesia contemporanea e della prosa, tradotta in tutto il mondo. Anche nei suoi romanzi unisce la narrazione a una forte componente poetica, per esprimere emozioni e riflessioni sull’esistenza. Indaga vite vissute e fatti di cronaca con una scrittura ricca e fortemente evocativa, affrontando con sguardo profondo e intimo le grandi dimensioni universali come l’amore, il male, la bellezza, ricostruendo fatti realmente accaduti. Il suo libro Splendi come vita era una lettera d’amore alla madre adottiva, e divenuta un caso mediatico, mentre Dove non mi hai portata, romanzo intimo e pubblico, tornava sulla figura di Lucia, la madre naturale, che l’aveva abbandonata da bambina alle porte di Villa Borghese a Roma, in seguito a una storia difficile. Nell’ultima prova narrativa, Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi) riprende una storia familiare, che si muove attorno all’intreccio fra amore e violenza, indagato per comprenderne la complessità emotiva e psicologica, partendo da un caso giudiziario che aveva fatto clamore. Poetessa, scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice per la Rai, Maria Grazia Calandrone scrive per il Corriere della Sera e tiene laboratori di poesia nelle scuole e nelle carceri. La sua poesia è tradotta in molte lingue e ha ricevuto numerosi premi, tra gli ultimi ricordiamo almeno La vita chiara, Il bene morale, Il Giardino della gioia.
Proprio in questi giorni, al Senato della Repubblica Italiana, le è stato conferito il Premio Culturale Internazionale “Eccellenza femminile”, (un) il prestigioso riconoscimento che mira a celebrare donne straordinarie, creare una rete di sostegno e ispirare una nuova generazione di donne a raggiungere l’eccellenza nelle loro rispettive discipline.
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