Esistono diverse visioni e interpretazioni rispetto a quanto sta accadendo ai ragazzi oggi, al significato del disagio, dell’ansia e della violenza crescente e sempre più agita anche da giovanissimi. Atti di violenza contro gli altri ma anche contro se stessi. Da anni lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini si concentra sull’età adolescenziale e incoraggia adulti e genitori a mettersi in profonda discussione per immaginare nuovi modi di accompagnare i figli nella loro crescita, in una posizione di maggiore ascolto, nella realtà sempre più complessa e digitale in cui viviamo. Lo studioso ha sottolineato spesso infatti come essere adolescenti oggi significhi anche dover affrontare una inadeguatezza e una fragilità adulta e genitoriale senza precedenti ed essere costretti a farsene carico. Adulti che faticano a vedere chi hanno davanti e che si muovono sulla base di angosce di ruolo stereotipate senza riuscire a identificarsi con i ragazzi. Le strade percorribili sono molte, ci dice, insistendo però sulla necessità di un’alfabetizzazione emotiva degli adulti, che riguardi anche gli insegnanti e la politica. In una società in continua mutazione come la nostra, proviamo a fare il punto.

Matteo Lancini è Presidente della Fondazione Minotauro di Milano, insegna all’Università Milano-Bicocca e all’Università Cattolica di Milano. Dirige il Master “Prevenzione e trattamento della dipendenza da internet in adolescenza” e insegna nella Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro. Tra i suoi libri ricordiamo Sii te stesso, a modo mio. Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta; Figli di internet. Come aiutarli a crescere tra narcisismo, sexting, cyberbullismo e ritiro sociale (2022) - scritto con Loredana Cirillo; L’età tradita. Oltre i luoghi comuni sugli adolescenti (2021); L’adolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva (2020).