Visionario, istrionico, di grande talento, ha la capacità straordinaria di far incontrare generi diversi in un mix esplosivo di satira, commedia dell’arte, classici e musica che non smette di conquistare il pubblico. Sempre attento al sociale e al contemporaneo, in scena da oltre quarant’anni con incontenibile energia e immutato carisma, in questi mesi porta sui palchi due spettacoli, Operaccia satirica. La guerra dei sogni, e Da questa sera si recita a soggetto. Il metodo Pirandello – che gli è valso il prestigioso Premio Flaiano 2024. Più che spettacoli, delle feste teatral-psico-musicali, in cui ritrovarsi, riconoscersi, ballare, pensare e soprattutto ridere con intelligenza.
Figura di spicco della scena italiana degli ultimi decenni, dissacrante monologhista di primo piano e con una produzione imponente all’attivo, denuncia la stupidità di una società culturale e politica vuota nell’Italia di questi anni. Dai locali ai teatri più prestigiosi ai tendoni da circo, con un numero incredibile di spettacoli, ma anche la televisione con programmi di successo (Su la testa!, Scatafascio, Il laureato, Che tempo che fa...) il cinema, il progetto di Nuovo Teatro Popolare, la musica, le sue canzoni e Sanremo. Ha scritto libri (ricordiamo in particolare La commedia è finita, ma anche Il sig. Rossi e la Costituzione, Questa sera si recita Moliere, Era meglio morire da piccoli) ha diretto laboratori teatrali e subìto la censura politica, che ha però sempre avuto l’effetto di moltiplicare ascolti e incassi.
Un incontro per condividere la sua idea di “teatro di emergenza” e alcuni momenti significativi della sua vita. Una riflessione sull’improvvisazione, sull’eredità dei suoi Maestri - Enzo Jannacci, Dario Fo, Giorgio Gaber, Giorgio Strehler e Carlo Cecchi - ripercorrendo anche gli esordi al leggendario Derby Club negli anni Settanta e poi nei locali della movida della “Milano da Bere”, e allo Zelig di viale Monza a Milano, storico luogo di riferimento per la comicità. E ancora, gli anni più difficili e bui, ma anche l’amicizia con i compagni di avventura di quell’esperienza unica che è stata Comedians, spettacolo cult diretto da Gabriele Salvatores negli anni Ottanta al Teatro dell’Elfo e rimasto nella storia del teatro (trasposto da Salvatores anche sul grande schermo con Kamikazen. Ultima notte a Milano, e Comedians), consolidando quella nuova leva di comici tra cui Claudio Bisio, Silvio Orlando, Gigio Alberti, Bebo Storti, Renato Sarti e Antonio Catania, prima rivali e poi nel tempo legati da un sodalizio profondo che non si è mai interrotto.
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