Dalla satira politica ai talk show di intrattenimento ha saputo rivoluzionare la televisione rompendo gli schemi tradizionali. Con ironia tagliente, un forte spirito provocatorio e la sua capacità di sorprendere e divertire il pubblico, Piero Chiambretti rimane una figura di spicco nel mondo dello spettacolo. Dagli esordi alla radio, al primo provino in RAI dove si presentò in boxer e che gli aprì la strada al mondo della televisione, agli innumerevoli format, innovativi e originali. Classe 1956, inizia i primi esperimenti televisivi fra la gente, dal Divano in piazza - in cui fermava i passanti chiedendo loro di salvargli la puntata fingendosi parenti di un VIP che non si era presentato - a Complimenti per la trasmissione, a Prove tecniche di mondiali, fino all’indimenticato Portalettere, in cui vestito da postino, alla vigilia del crollo della Prima Repubblica italiana, recapitava scomode lettere ai personaggi più esposti della società e della politica. Poi arriva Il Laureato, programma itinerante in due edizioni negli Atenei d’Italia, con Enzo Jannacci e con Paolo Rossi, che ospitava le lezioni dei più grandi nomi della cultura (indimenticabile l’intervento di un divertito quanto inedito Carmelo Bene). Ma anche, in ordine sparso, l’Inviato speciale, Pronto Chiambretti con Giuliano Ferrara, Markette – Tutto fa brodo, Chiambretti Night, Chiambretti c’è, Supermarket, Grad Hotel Chiambretti, Matrix, La Repubblica delle donne, Tiki Taka, La tv dei 100 e uno, e molti altri, senza dimenticare tre edizioni di Sanremo con Pippo Baudo, Raffaella Carrà, e con Mike Bongiorno, edizione che rimarrà scolpita nella storia del Festival.

Autoironico, sempre irriverente e con la battuta pronta, ammette di avere grande ammirazione per il mondo femminile, al quale ha appena dedicato il programma che si avvia alla conclusione prima della pausa estiva. È Donne sull’orlo di una crisi di nervi che dà spazio soprattutto a loro, convinto che le donne non siano sufficientemente valorizzate. Il femminile del resto è un valore che Piero Chiambretti ammira. E ama coltivare anche la sua personale parte femminile, quella parte importante, creativa, sensibile, acuta e visionaria a cui tiene molto, acquisita crescendo strettamente legato a mamma Felicita, scrittrice, poetessa e donna meravigliosa di cui sente forte la presenza in ogni istante anche adesso che non è più fra noi. In questo incontro parleremo di molte cose, dai primi passi del suo percorso al suo processo creativo, dal suo approccio alla vita, al desiderio più grande.