Quando è obbligatorio usare i congiuntivi e in quali contesti comunicativi? Quali sono le regole grammaticali da conoscere? Ne parliamo nella consulenza linguistica sulla scia del dibattito, in corso in Italia, sull’appiattimento e sull’impoverimento del lessico e sul lento declino del congiuntivo. Infatti, nelle frasi cosiddette "completive" il congiuntivo tende a essere sostituito dall’indicativo: "credevo che stesse" diventa spesso "credevo che stava". Se è vero come sostiene l’illustre linguista e filologo Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca che "la lingua è natura e si evolve" e quindi ci invita ad una "minore schizzinosità", è altrettanto vero che il congiuntivo è un tratto distintivo della nostra identità culturale e perciò dovremmo prestare maggiore attenzione e rispetto e, nel limite del possibile, tutelarlo. Rispondiamo poi alle vostre domande sul corretto uso della lingua italiana, scritta e orale. Spazio poi alla presenza e alla vitalità dell’italiano nell’Amministrazione federale: come viene salvaguardato l’italiano e quanto conta come lingua nazionale a Berna tra i funzionari di Palazzo Federale (sono quasi 3 mila gli italofoni) e i Dipartimenti? Anche nella Berna federale c’è chi spinge per un progressivo rafforzamento dell’inglese? Poi, nel Radiobolario, il Professor Giuseppe Patota si addentra in due vocaboli ricchi di sfumature: "emozione" e "elezione".
Ospiti:
Gerry Mottis, docente di italiano alle Scuole Medie di Roveredo Grigioni e scrittore
Prof. Giuseppe Patota, docente di Linguistica italiana presso l’Università di Siena-Arezzo, accademico corrispondente della Crusca e socio corrispondente dell’Accademia dell’Arcadia
Verio Pini, consulente per la politica linguistica presso la Cancelleria federale (settore Consiglio federale)
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