Quando l'acqua non è potabile, La consulenza 23.10.14
La consulenza 23.10.2014, 15:30
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Siamo sicuri quando beviamo dal rubinetto di casa nostra? La qualità e l’affidabilità della nostra acqua potabile viene descritta con esattezza nella legislazione e soddisfa i più alti requisiti. Perché gli impianti per l'approvvigionamento idrico abbiano il permesso di distribuire l'acqua prodotta come acqua potabile deve essere provato che essa sia batteriologicamente pura e contenga sostanze chimiche solo in quantità innocue. Questo è possibile unicamente applicando un sistema di sicurezza alimentare ben concepito e commisurato all'azienda. L’acqua potabile e tutti gli impianti che servono per l’approvvigionamento in Svizzera sono sottoposti a controlli periodici regolari e obbligatori, definiti dalla legislazione. Tutto questo garantisce che l’acqua potabile che esce dai rubinetti è di ottima qualità e viene costantemente monitorata così da assicurarci un consumo utile o addirittura indispensabile per la nostra salute. Però gli avvisi di non potabilità dell'acqua che vengono diffusi, a scadenze regolari, anche dalla nostra radio e che riguardano quei comuni della Svizzera italiana nei quali vi sono dei momentanei problemi con le sorgenti, la rete idrica o con gli acquedotti, ci indicano che non sempre l'acqua che consumiamo e beviamo a casa nostra è sicura e garantita. Ma a cosa sono dovuti questi divieti o queste restrizioni? In Ticino quasi la metà delle acque captate e potabilizzate proviene dal sottosuolo e le falde più importanti si trovano nelle pianure e nei fondovalle che sono anche il luogo dei principali agglomerati urbani e industriali e delle vie di comunicazione più trafficate e inquinate. Perciò sono numerose le fonti di potenziale contaminazione, con vari inquinanti, dell’acqua potabile che scende dai rubinetti delle nostre case. Nessuno sa fino a che punto queste possono pregiudicare la salute. Pesticidi, medicinali e prodotti anti ruggine: i resti delle sostanze chimiche consumate a livello quotidiano ritornano insomma nelle nostre case dal rubinetto. E, a causa di queste rivelazioni, l’opinione pubblica è disorientata e il messaggio che riceviamo è inevitabilmente contraddittorio. Da una parte le organizzazioni consumeristiche e le autorità ci invitano a bere l’acqua del rubinetto che è organicamente e biologicamente garantita; dall’altra, invece, sappiamo che in diversi comuni, in presenza di forti e abbondanti piogge, l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti non è più potabile. In alcuni paesi e borghi si sta lavorando per sistemare, ampliare e riportare ad una situazione conforme le sorgenti, i serbatoi e le condotte. Sulla potabilità dell’acqua le domande che il cittadino si pone, sono, insomma parecchie. Quali tipi di approvvigionamento idrico esistono e quali possono essere i rischi delle varie tipologie di approvvigionamento? Quali e dove sono le sorgenti più vetuste? La popolazione fa bene a fidarsi dell’acqua che beve ? È vero che alcuni comuni, in particolare del Luganese, presentano una concentrazione relativamente elevata di arsenico? Che pericoli vi sono per la nostra salute? Quali sono i valori limite ammessi in Svizzera che riguardano le fonti di approvvigionamento? Quali e quanti controlli e analisi effettua il Laboratorio cantonale ? In caso di non potabilità dell’acqua, come funziona la gestione dell’informazione pubblica? Chi è il responsabile della comunicazione
Ospiti:
Marco Jermini, direttore del Laboratorio cantonale del DSS
Michele Broggini, vice direttore delle AIL
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https://www.rsi.ch/s/703646