Le donne in Afghanistan non si vedono e non si sentono più. Non hanno diritto al proprio corpo né alla propria voce. I talebani sono padroni assoluti del destino delle donne e delle bambine in quella che è davvero la più grande prigione del mondo. Eppure il mondo si disinteressa della loro sorte: niente mobilitazioni studentesche, femministe o mediatiche in Occidente. Forse perché non si può addossare la colpa all’imperialismo americano? Sergio Savoia ne parla con Roberto Antonini, profondo conoscitore della realtà afghana in un incontro che vi commuoverà e indignerà.
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