Ogni anno, dalla miniera di Bex (uno dei siti di Schweizer Salinen) si estraggono circa 200 milioni di litri di salamoia, nella quale si trovano circa 30 mila tonnellate di sale. Le Saline Suisse, di proprietà dei 26 cantoni svizzeri e del Principato del Liechtenstein, producono ogni anno circa 600’000 tonnellate di sale, che coprono il fabbisogno nazionale. Solo una piccola percentuale è utilizzata per l’alimentazione. La maggior parte serve per mantenere le strade libere dal ghiaccio d’inverno. Top Suisse è entrata nelle viscere della montagna, a Bex, per scoprire come viene estratto il sale. Secondo i geologi il deposito è antichissimo e risalirebbe all’era quando le acque del mare ricoprivano la superficie della terra. In seguito a quella scoperta, la montagna fu scavata. Le saline attuali risalgono al 1684. Oggi, ogni giorno, 3 minatori fanno dei carotaggi per trovare quella parti di roccia ben impregnate di sale. Quando le trovano iniettano nella roccia acqua dolce ad alta pressione, in questo modo ricavano la salamoia, ovvero acqua salata che attraverso delle condotte viene portata alla salina. Lì, tramite degli evaporatori, l’acqua viene scaldata, fatta evaporare e quello che resta è il sale. Dopo alcuni processi (come ad esempio l’essicazione), l’oro bianco è pronto per essere impacchettato.
Saline Svizzera di Bex
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