"Nonostante avesse il talento per fare il capitano lui stesso, dedicava le sue fatiche ai compagni. Lo si è letto nelle varie testimonianze che i suoi capitani hanno dato. Questo spiega molto chi è stato Gino Mäder". Sono le parole di Enrico Gasparotto, che fu suo compagno alla Dimension Data, quando Mäder divenne professionista nel 2019. "Condividemmo la stanza alla Vuelta del 2020, una Vuelta molto travagliata in cui riuscì a fare secondo nella penultima tappa e in cui passammo molto tempo a parlare e ad analizzare le varie frazioni. E lui per ringaziarmi venne a trovarmi in Ticino nel 2021. Resterà un ricordo che mi porterò dentro", ha raccontato l'ex cicilista italiano, che ha chiuso la carriera sotto i colori rossocrociati.
Credo che il livello di Gino nessuno lo abbia davvero scoperto, purtroppo
Sulle polemiche legate al posizionamento della veloce discesa al termine della tappa, il 41enne friulano ha le idee chiare: "Gino ha percorso l'Albula decine e decine di volte, ad ogni ritiro con la Nazionale sul Bernina. L'Albula stessa è una delle discese più semplici che io da corridore abbia mai affrontato. È successa una tragedia, ma in questo caso non si può puntare il dito sul fattore sicurezza".
Criticare la discesa dell'Albula non mi sembra onesto nei confronti degli organizzatori
L'intervista ad Enrico Gasparotto (Rete Uno Sport 17.06.2023, 12h30)
RSI Sport 17.06.2023, 13:06
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Il ritratto di Gino Mäder (16.06.2023)
RSI Sport 16.06.2023, 19:12