L’antichissima comune origine di Oriente e Occidente è alla base della originale e poco nota ricerca di Giovanni Semerano, filologo e linguista italiano scomparso nel 2005. Nel volume di Noemi Ghetti, uscito da poco per l’editore l’Asino d’oro, si guarda all’affresco di quelle civiltà che dal III millenio A.C. fiorirono nel Vicino Oriente-Sumeri, Assiri, Babilonesi, Ittiti, Ebrei, Fenici, popoli che si espansero nel Mediterraneo.
L’autrice ci indica una chiave per sciogliere interrogativi culturali, che includono la musica e la danza ma che hanno implicazioni filosofiche sull’eredità dei popoli che tra il Tigri e l’Eufrate inventarono la civiltà urbana e la scrittura, e che con il poema di Gilgameš trasmisero la più antica epopea dell’umanità, cantandola.
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