Sono stati dichiarati colpevoli di truffa i 4 ex manager di Volkswagen implicati nel noto Dieselgate. Lo riportano i media tedeschi. Lo scandalo era scoppiato nel settembre del 2015, quando negli Stati Uniti venne rilevato un software che aveva lo scopo di eludere i test sulle emissioni, installato nelle auto diesel della casa automobilistica.
E a quasi 10 anni dai fatti, il processo celebrato nel tribunale di Braunwschweig si è concluso con la condanna dei quattro imputati. Per due di loro ci sarà il carcere: 4 anni e mezzo per un dirigente senior nello sviluppo dei motori diesel, 2 anni e sette mesi per il responsabile della tecnologia dei gruppi propulsori dell’azienda. Gli altri due - il responsabile dello sviluppo e un responsabile del dipartimento per il controllo delle emissioni diesel - hanno ricevuto la sospensione condizionale della pena. Secondo un portavoce del tribunale, a Braunschweig sono ancora aperti procedimenti penali contro un totale di 31 imputati.
Nel processo avrebbe dovuto essere inizialmente incluso anche l’ex amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, ma il suo caso era stato separato prima dell’inizio del processo per motivi di salute. Nel settembre del 2024, all’inizio del suo procedimento, ha negato le accuse e ha rifiutato qualsiasi responsabilità, ma i pubblici ministeri hanno affermato che Winterkorn era a conoscenza dei dettagli del software illegale al più tardi nel maggio 2014, prima di quanto l’ex dirigente abbia ammesso. Il super manager, un tempo il più pagato d Germania, si era dimesso in seguito allo scoppio del caso.
Lo scandalo Dieselgate ha avuto effetti drammatici per la casa automobilistica di Wolfsburg, ha aperto la strada a numerose cause legali e a costi che l’azienda ha stimato in oltre 30 miliardi di euro (poco più di 28 miliardi di franchi).

Dieselgate, primo risarcimento in Svizzera
Telegiornale 04.08.2023, 12:30