Le trattative sono durate oltre 70 ore, ma alla fine i rappresentati di Volkswagen e il sindacato tedesco dell’industria metallurgica (IG Metall), come annunciato venerdì in serata, hanno trovato una soluzione unanime. L’azienda automobilistica tedesca è intenzionata a lasciar cadere oltre 35’000 posti di lavoro entro il 2030 senza dover intervenire con licenziamenti o la chiusura delle fabbriche.
Queste partenze non saranno forzate e si prevede che assumeranno la forma di pensionamenti non sostituiti, hanno sottolineato i rappresentanti dell’azienda.
L’accordo prevede inoltre la rinuncia degli aumenti salariali da parte dei dipendenti nei prossimi anni e la riduzione dei bonus. L’azienda inoltre ridurrà la produzione di veicoli di 700’000 unità.
“Con il pacchetto di misure concordato, il gruppo ha tracciato una rotta decisiva per il suo futuro in termini di costi, capacità e strutture”, ha affermato il CEO Oliver Blume.