“Una tregua in tempi rapidi e una pace solida e duratura” in Ucraina. Questo l’obiettivo della riunione a Parigi che ha visto dialogare su iniziativa dei “volenterosi”, europei, inviati del presidente USA Donald Trump e ministri del presidente ucraino Zelensky.
In uno scenario di grande tensione mondiale, anche tra USA ed Europa, è stata “un’occasione importante”, ha sottolineato il presidente francese Emmanuel Macron, intervenendo nel corso di una giornata con un’agenda fitta di incontri e riunioni. Lo scopo del cosiddetto “formato E3” (Francia-Gran Bretagna-Germania) è di riportare l’Europa in primo piano al tavolo della pace, dopo essere stata messa ai margini da Trump. “È un formato che ha mostrato di funzionare - ha fatto sapere l’Eliseo a fine giornata - e andremo avanti così con un nuovo appuntamento fra una settimana a Londra”.
La reazione di Mosca non si è fatta attendere: “Il vertice della cricca fascista dell’Ucraina è arrivato a Parigi per colloqui con Regno Unito, Germania e Francia su quante bare saranno pronti ad accettare dopo lo schieramento di truppe della coalizione dei volenterosi”, ha ironizzato Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale.
Sul fronte opposto Zelensky, pur definendo come imminente la firma dell’accordo con gli Usa sulle terre rare, ha puntato il dito contro il negoziatore americano Witkoff, accusandolo di “diffondere la narrazione russa”.
“Quello di oggi è stato un lavoro eccellente - hanno invece commentato a fine giornata fonti dell’Eliseo - uno scambio di qualità, sulla sostanza, con forte convergenza sui temi di una tregua immediata e di una pace solida e duratura, oltre che sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina.