Cinquanta record nazionali di categoria, oltre trentacinque titoli giovanili e anche un trionfo nazionale assoluto con l'oro sui 200m delfino in vasca corta conquistato lo scorso novembre a Savosa. Il tutto a soli 15 anni. Noè Ponti non è più solo il futuro del nuoto rossocrociato, ma anche il presente. "Da quando frequento il liceo sportivo a Locarno sono passato da sei a otto allenamenti a settimana", racconta lo stesso ragazzo di Quartino ai microfoni di Rete Uno Sport.
Una passione, quella natatoria, che però non è frutto di una tradizione di famiglia. "Per niente - ammette papà Mauro - Aveva iniziato la sorella e poi ci ha provato anche Noè. E ha iniziato da subito a fare risultati. Era impossibile non accorgersi che stava quasi meglio in acqua che fuori".
"Tokyo 2020 è un sogno ma anche un obiettivo: ho già iniziato a pensarci"
Noè Ponti
"Il ragazzo ha delle grosse possibilità in prospettiva - spiega anche Massimo Baroffio, suo allenatore alla Nuoto Sport Locarno - Lavoriamo passo dopo passo, cerchiamo di ottenere risultati gradualmente. Il primo obiettivo stagionale è la partecipazione alle Olimpiadi giovanili e poi ci saranno gli Europei Juniores, ai quali Noè è riuscito a qualificarsi pur essendo di tre anni più giovane degli altri concorrenti. Per quel che riguarda le Olimpiadi vere e proprie, l'idea è quella di poter partecipare all'edizione del 2020, per poi magari riuscire a fare qualcosa di più quattro anni dopo. Il problema è che in Svizzera manca una struttura realmente efficiente per atleti dai 19 anni in su".
Il servizio su Noé Ponti (Rete Uno Sport Magazine 16.01.2017)
RSI Sport 16.01.2017, 19:14
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