Curiosità dal web e dai social

La mascotte del Göztepe causa una rissa: arrestata, poi rilasciata

Stranezze e spunti particolari dal mondo sportivo: la raccolta della settimana

  • Ieri, 18:00
  • Ieri, 19:01
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Kanka, il suo nome

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  • rsi.ch

Una mascotte dovrebbe farsi garante dei valori dello sport. O perlomeno, dare l’esempio. K’anka - volatile amico del Göztepe, squadra della lega cadetta turca di basket - ha invece perso la testa al termine della sconfitta dai suoi beniamini contro il Kocaeli Kagıtspor. La tentata rissa e gli insulti di cui si è resa protagonista nei confronti degli arbitri le sono infatti costati l’arresto. Fortunatamente, al pari degli altri dirigenti coinvolti, è poi stata rilasciata.

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Ne avevamo parlato qui: il Balzers è la squadra più seguita sui social in Svizzera. Merito di Valentin Scarsini, influencer argentino che si è preso la briga di pubblicizzare in Argentina, sua patria, “il club meno seguito al mondo”. Il risultato, oggi, parla chiaro: sono oltre 430’000 i follower. La “nuova” popolarità della squadra del Lichtenstein, che venerdì ha pure accolto “El Scarso” per un allenamento, sta dando i suoi primi frutti, dato che ieri la società è stata invitata al Sankt Jakob dal Basilea. La domanda è solo una: quanto, i benefici social, potranno manifestarsi anche in campo?

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La partita di KHL tra Avangard Omsk e Bars Kazan è finita 3-1 per i padroni di casa, ma più che per il risultato resterà nei ricordi per la scena di cui si è reso protagonista Nikita Dynyak, giocatore degli ospiti. In un duello a centro pista con Danil Bashkirov, l’attaccante 27enne ha perso sul ghiaccio... il proprio smartphone. Cose da non credere.

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La Major Soccer League si è resa protagonista di una vera e propria figuraccia, annunciando sul proprio sito web il passaggio di Kyogo Furuhashi dal Celtic all’Atlanta United. Peccato che il giocatore in questione non abbia mai sottoscritto un contratto con la squadra della Georgia. A firmare, piuttosto, è stato un altro giapponese: l’ex attaccante del Sagan Tosu Cayman Togashi. La MLS, allora, non ha potuto che scusarsi....

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I casi riguardanti Sinner e Swiatek, risultati positivi ai test antidoping ma assolti per non aver avuto colpe nell’assunzione delle sostanze priobite, devono aver influenzato Emma Raducanu. Punta da una formica saltatrice, che le ha causato una reazione allergica, la britannica si è rifiutata di prendere medicinali, preferendo la sopportazione del dolore.

Legato alla Domenica Sportiva del 12.01.2025

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