Ha suscitato non poco clamore la notizia della cancellazione dal calendario dell’atletica del Galà dei Castelli 2025 previsto il prossimo 8 luglio. Lo sconcerto è unanime nel Gran Consiglio ticinese e da ogni parte politica si vuole fare il possibile affinché il terzo meeting elvetico per importanza possa avere un futuro.
Sulla questione legata alla situazione attuale ha fatto chiarezza Giordano Macchi, direttore della Divisione delle contribuzioni: “C’è una base legale specifica tramite il prelievo dell’imposta alla fonte per i cosiddetti artisti e sportivi. Il diritto tributario, sia federale sia cantonale, è sempre il medesimo e per gli sportivi prevede di imporre il lordo (premio più spese di trasferta e hotel pagati dall’organizzatore). Si deduce il 20 per cento, dopodiché quello che resta è imponibile e anche le aliquote sono fissate nella legge”.
Ogni cantone può decidere le sue aliquote. L’ufficio delle imposte alla fonte deve applicare quelle in vigore
Giordano Macchi
Il direttore ha poi spiegato che “il parlamento e il governo possono decidere di cambiare le aliquote, ma per tutto il 2025 dobbiamo applicare quelle che sono previste oggi”. Mentre per quel che riguarda la questione di un eventuale accordo forfettario, Macchi non ha lasciato un grande spiraglio: “Nella legislazione federale e in quella ticinese che dirimono le questioni legate alla metodologia di imposta, non vi è spazio per un prelievo forfettario”.
Galà dei Castelli, il servizio sull'annullamento dell'edizione 2025 (Il Quotidiano 15.04.2025)
RSI Sport 15.04.2025, 20:33
Annullata l'edizione 2025 del Galà dei Castelli
SEIDISERA 15.04.2025, 18:00
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