È con rammarico che gli organizzatori del Galà dei Castelli hanno comunicato che nel 2025 la storica manifestazione di Bellinzona, originariamente programmata l’8 luglio, non avrà luogo.
La motivazione dell’annullamento è esplicitata nel comunicato rilasciato alla stampa: “Una decisione sofferta e inevitabile, maturata in seguito al mutato contesto economico generato da un recente intervento dell’autorità fiscale cantonale, il cui impatto ha reso insostenibile l’organizzazione dell’evento nelle tempistiche a disposizione. A seguito dell’esito di un controllo fiscale, delle nuove e oggettive difficoltà contributive prospettate per il futuro e, soprattutto, dell’estrema vicinanza alla data prevista per lo svolgimento del meeting, gli organizzatori si sono visti costretti ad annullare quella che sarebbe stata la 15a edizione di una manifestazione divenuta negli anni un punto di riferimento a livello internazionale.
Individuare una causa unica per una decisione tanto grave non è semplice. Tuttavia, due elementi critici appaiono determinanti. Il primo riguarda l’applicazione di aliquote fiscali non competitive rispetto a quelle di altri cantoni o Paesi, in particolare per eventi simili della Diamond League e dei circuiti Silver della European Athletics. Questa differenza incide pesantemente sulle scelte degli atleti stranieri, i quali tengono conto anche del trattamento fiscale nella valutazione della loro partecipazione. Già nel 2014, il Comitato aveva avviato un dialogo con l’autorità fiscale per ottenere un regime forfettario simile a quello applicato in passato al “Gran Premio dei Castelli”, con un’aliquota del 18% ritenuta competitiva. La richiesta, tuttavia, non fu accolta e quindi, ad oggi, il Galà dei Castelli applica una trattenuta del 18% sull’importo effettivamente versato agli atleti stranieri a titolo di ingaggio e prize money. L’imposta è poi stata calcolata secondo la tabella ufficiale del Canton Ticino, e il Galà dei Castelli si è preso a carico la differenza tra l’ammontare trattenuto e quello risultante dal calcolo effettivo.
La seconda problematica riguarda la definizione della base imponibile ai fini fiscali. Finora, il Galà dei Castelli ha sempre considerato imponibili unicamente i compensi in denaro, ovvero ingaggi e prize money. Tuttavia, sono emerse ulteriori voci che l’autorità fiscale ritiene debbano essere incluse nella base imponibile, in particolare i rimborsi spese di viaggio degli atleti e i costi sostenuti dall’organizzazione per pernottamento, vitto e trasporti locali. Quest’ultime sono prestazioni che non vengono percepite direttamente in forma monetaria dagli atleti. Tutte le modalità finora adottate sono sempre state coerenti con la prassi, per quanto a nostra conoscenza, della stragrande maggioranza degli altri meeting sul territorio svizzero e che si è continuato ad applicare in buona fede, anche dopo l’incontro con le autorità del 2014. Ciò è peraltro stato confermato da parte dei responsabili dell’ufficio competente negli scorsi giorni. Questo porta a effetti paradossali: un atleta con un ingaggio monetario di CHF 500.00 potrebbe vedersi tassato fino al 54%. Un effetto perverso risiede nel fatto che l’organizzatore trattiene il 18% sull’ingaggio dell’atleta e si fa carico dell’intera imposta calcolata secondo le tabelle ufficiali cantonali, coprendo così la differenza. Di conseguenza, l’organizzatore finisce per pagare imposte anche sulla quota di imposta di cui si è assunto l’onere per conto dell’atleta, generando un effetto paradossale di tassazione sull’imposta stessa”.
Gli organizzatori, che ritengono che alle condizioni attuali la manifestazione non può competere con altri eventi nazionali e internazionali, non hanno specificato se il Galà potrà comunque tornare nei prossimi anni.
Galà dei Castelli, il servizio sull'annullamento dell'edizione 2025 (Il Quotidiano 15.04.2025)
RSI Sport 15.04.2025, 20:33

Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 15.04.2025, 12:50
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