Tre anni dopo Mujinga è nuovamente campionessa del mondo indoor

A sole due settimane dall’argento europeo, il palmarès di Mujinga Kambundji si è arricchito con un’altra medaglia, ancor più brillante. Sempre nei 60m indoor, ma stavolta sul massimo palcoscenico, quello dei Mondiali. Già bronzo a Birmingham (2018) e oro a Belgrado (2022), nella rassegna di Nanchino la 32enne bernese ha sfoderato una prestazione da autentica campionessa quando più contava, in finale, impadronendosi del titolo grazie al suo 7”04 (crono paradossalmente più lento del 7”02 fatto segnare ad Apeldoorn). Appena dietro - per una gustosa rivincita - colei che l’aveva battuta nei Paesi Bassi, ovvero l’italiana Zaynab Dosso (7”06), dal canto suo in grado di spuntarla per un solo centesimo sulla lussemburghese Patrizia van der Weken, nuovamente terza. L’altra elvetica in gara, Géraldine Frey, non ha per contro superato lo scoglio delle semifinali.

In campo maschile, i due fuoriclasse impegnati nella serata cinese non hanno tradito le aspettative: stroncando la resistenza di Berihu Aregawi nel rettilineo finale dei 3’000m, Jakob Ingebrigtsen si è aggiudicato il suo primo titolo iridato al coperto, mentre Armand Duplantis ha logicamente prevalso nel concorso dell’asta, malgrado l’ottima giornata di Emmanouil Karalis. Per un nuovo ritocco del record mondiale, tuttavia, si dovrà pazientare: raggiunti i 6,15m, lo svedese ha infatti deciso di fermarsi.