Forse, per chi lo aveva incrociato non molto tempo fa alla presentazione del libro dell’ex collega Libano Zanolari, la notizia della scomparsa di Renato Carettoni non sarà stata così inattesa. Tuttavia colpisce. Innanzitutto poiché pochi come lui hanno impersonificato una disciplina sportiva alle nostre latitudini. Lo vedevi e istantaneamente pensavi alla palla a spicchi. E poi per la causa di quell’identificazione praticamente automatica, cioè il suo smisurato amore per il basket.
Passionale, focoso, istrionico, ce lo ricordiamo tutti, in particolar modo sulla panchina della SAM Massagno - o meglio, perennemente agitato di fianco alla stessa - cominciare le partite in giacca e cravatta e finirle in canottiera. Un allenatore spettacolare. Ma anche un formatore, e un riconoscibilissimo opinionista televisivo, che al fianco di Arnaldo Cremonesi e di Peo Mazzola commentò per la TSI una miriade di incontri di pallacanestro, comprese le finali di NBA. L’inflessione molto nostrana nella sua parlata celava una conoscenza acuta e approfondita di questo sport dai piccoli di casa nostra ai più grandi del mondo. E contribuiva a rendercelo simpatico.
Ticino Basket, l'opinione di Renato Carettoni e Dan Peterson (Sport Non Stop 05.04.2015)
RSI Sport 08.04.2015, 16:32
Il servizio con Luigi Bruschetti (Rete Uno Sport 27.12.2024, 07h15)
RSI Sport 27.12.2024, 09:18
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