dall'inviato a Yanqing Luca Steens
Beat Feuz è campione olimpico di discesa! Il bernese dopo il bronzo di quattro anni fa si è messo al collo la medaglia più preziosa, quella d'oro. Dopo lo sforzo della gara il 34enne ha dovuto soffrire anche nell'area di arrivo di Yanqing durante la prova di Johan Clarey, che gli è rimasto alle spalle per soli 0"10 dopo aver fatto corsa in testa nei primi intermedi. A completare il podio al fianco del rossocrociato e del 41enne francese, che tra Giochi e Mondiali finora aveva raccolto solo un argento in Super G ad Are nel 2019, è salito l'austriaco Matthias Mayer (+0"16), già incoronato nel 2014 a Sochi nella specialità.
Per l'elvetico, che tra quattro giorni festeggerà il suo compleanno e che regala la prima medaglia alla Svizzera in questa edizione delle Olimpiadi, è l'apoteosi di una carriera nella quale ora può dire di aver vinto tutto quanto c'era da vincere, nonostante i problemi fisici che lo hanno perseguitato durante tutti questi anni e che lo hanno sempre costretto a gestire bene allenamenti e gare. In bacheca oltre alle due medaglie raccolte in libera nelle ultime due edizioni dei Giochi, può vantare l'argento sempre a PyeongChang in super G, oltre al titolo iridato del 2017 a St.Moritz e i due bronzi di Beaver Creek (2015) e Cortina (2021). Senza dimenticare le quattro coppe di specialità e i successi in tutte le grandi discese del circuito di Coppa del Mondo.
Per quanto concerne gli altri rossocrociati, Marco Odermatt ha perso troppo tempo nella parte centrale, dovendosi accontentare del 7o rango a 0"71 dal connazionale. Più dietro Niels Hintermann (+1"39, 16o) e Stefan Rogentin (+2"26, 25o), quest'ultimo autore di un brutto errore sul salto più difficile quando era addirittura più veloce di Feuz.