CALCIO - NAZIONALE

“Colpiva coi due piedi già da piccolissimo, cosa mai vista prima!”

A Dublino abbiamo incontrato il mentore del fenomeno irlandese Ferguson

  • 26 marzo, 14:20
  • 27 marzo, 01:05
Evan Ferguson

Punirà la Svizzera?

  • Imago
Di: Nicola Rezzonico

Tutti lo bramano, ma solo pochi ce l’hanno. Noi no, l’Irlanda sì. Cosa, o meglio chi è? Il grande attaccante, quel fenomeno generazionale che, da solo, può stravolgere il destino sportivo di un Paese. Da queste parti, c’è voluto relativamente poco per produrre ed esporre orgogliosamente a tutta Europa il degno erede di Robbie Keane, storico re dei bomber green. Sì, Evan Ferguson è più che una promessa. Evan Ferguson vuol già dire certezza: quanti diciannovenni, d’altronde, possono inserire nel curriculum 12 reti in Premier League? Numeri che esaltano. Come il 64o posto assoluto nella classifica dei giocatori più preziosi al mondo - da secondo 2004 della lista, dietro solo a Gavi - o il 12o tra le punte centrali di tutto il globo. A titolo di paragone, tenete presente che alla medesima età Harry Kane aveva soltanto (timidamente) assaggiato il massimo campionato inglese, senza graffiare, mentre Robert Lewandowski giocava ancora in Polonia. Così per dirne due…

St. Kevin’s, Bohemians e Brighton, sotto l’ala protettrice di Roberto De Zerbi. Questa la progressione sportiva verso i grandi riflettori, a partire, appunto, dal club che più di tutti si adopera per lo sviluppo dei talenti irlandesi. Non soltanto Ferguson: qui hanno mosso i primi passi altre leggende nazionali, dall’ex Juve e Inter Liam Brady a Damien Duff, ampiamente celebrati sulle pareti dei corridoi, così come in apposite sale. È il disponibilissimo Karl Lambe, nella periferia nord di Dublino, ad accoglierci e ad aprirci le porte: il piatto forte della discussione, ovviamente, sarà proprio la star di cui tutti parlano, una sorta di figlio adottivo. Prima però, s’impone un tour della struttura. Dall’esterno non ci scommetteresti, eppure, una volta dentro, la variopinta moltitudine di cimeli (anche clamorosi, vedi il telegramma autografo relativo al debutto internazionale dello stesso Brady) lascia spiazzati. Trofei, maglie, foto. C’è di tutto. Per esempio: che ci fa lì Xavi Simons in tenuta blaugrana? “Beh, semplice - sogghigna il nostro interlocutore - ogni anno organizziamo un torneo internazionale U13 a cui prendono parte squadre di primissimo piano, come il Barcellona o l’Arsenal. E, che ci crediate o no, ce la giochiamo alla pari. Esatto, fino a quell’età il divario è minimo, se non inesistente: i problemi, casomai, iniziano dopo”. Precisamente.

Non, tuttavia, se ti chiami Evan Ferguson. “Ormai lo conosco da 14-15 anni - ci dice Lambe - e l’ho allenato personalmente per nove. Sin dalla tenera età, è sempre stato chiaro a tutti quanto fosse forte. Ma una cosa, nello specifico, mi ha subito impressionato: già da piccolissimo sapeva colpire la palla sia di destro che di sinistro, ugualmente bene. Davvero, roba mai vista prima! E il bello è che nessuno doveva mostrargli o dirgli come fare…”. Il resto, allora, è sostanzialmente venuto da sé, con tanta dedizione e - soprattutto - la giusta mentalità: “Proprio così, non sono affatto sorpreso di vedere dove è arrivato, considerando che alle spalle ha sempre avuto una buona famiglia e che lui, in primis, ha sempre dimostrato un’attitudine brillante, senza cambiare. Penso sia sul serio l’uomo giusto per questo Paese, a patto di non mettergli troppa pressione e aspettarsi che ci trascini da solo agli Europei o ai Mondiali”. Sorride compiaciuto Karl, anche quando gli facciamo notare che alcune previsioni indicano il suo pupillo come potenziale Pallone d’Oro negli anni a venire: “Magari dopo il ritiro di Messi e Ronaldo avrà una chance - e qui scoppia la risata - se non altro gioca nella posizione giusta, visto che i portieri e i difensori non vincono mai”. Sì, Evan di mestiere fa l’attaccante. Quello vero, quello che manca a noi. Quello che un giorno, forse, la fortuna si degnerà di far nascere entro i nostri confini.

Nazionale, a colloquio con Karl Lambe, primo allenatore di Evan Ferguson (25.03.2024)

RSI Sport 26.03.2024, 13:53

Legato a Rete Uno Sport 26.03.2024, 12h30

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