“Il VAR non ha visto il secondo tocco col braccio, ma era rigore”

Il giorno dopo la finale di Coppa Svizzera ha continuato a far discutere il doppio tocco col braccio di Keigo Tsunemoto dopo il colpo di testa di Anto Grgic che ha negato la rete al centrocampista del Lugano contro il Servette all’89’. Era rigore oppure no? Il secondo tocco era un’autogiocata o un tocco volontario? Pressato dal Corriere del Ticino il Dipartimento Arbitrale dell’ASF ha dato una risposta che non può che lasciare l’amaro in bocca a tutto il popolo bianconero. Gli arbitri preposti al VAR, guidati da Sven Wolfensberger, non hanno visto il secondo tocco del giocatore ginevrino, si può leggere nel comunicato poi inviato alle redazioni.

L’azione non è stata quindi interpretata, come poteva essere, come autogiocata. “Riguardando l’azione e ascoltando tutte le opinioni, il tocco con la mano sinistra era da sanzionare. L’arbitro durante l’azione ha visto solo il primo tocco con il braccio destro, e giustamente non è intervenuto. Il VAR non era invece sicuro al 100% se ci fosse stato il tocco con il braccio sinistro, e quindi non ha richiamato l’arbitro al monitor per riguardare le immagini”. Tocco, però, che era evidente da vedere nelle immagini televisive. Meno evidente era dare l’interpretazione giusta...