È partita la lunga volata che porterà domenica alla finale di Coppa Svizzera tra Lugano e Servette. Una strada tortuosa che troverà il proprio traguardo al Wankdorf di Berna, dove - ovviamente - solo una delle due contendenti potrà alzare le braccia al cielo. L’antipasto tra le due compagini andato in scena a Cornaredo non ha dato indicazioni rilevanti, visto il peso nullo della posta in palio, motivo per cui Mattia Bottani è più che fiducioso: “Arriviamo bene a questa partita nonostante le ultime due sconfitte, ma siamo focalizzati sulla finale. Ci arriviamo in fiducia perché abbiamo fatto una bellissima annata. Per me è stata una stagione difficile ma ora sto sicuramente meglio sia fisicamente che mentalmente”.
Rispetto alle altre finali arriviamo con una consapevolezza diversa, con una coppa già vinta e con una squadra molto più forte
Già in gol negli ultimi due atti conclusivi, il numero 10 bianconero potrebbe partire tra i titolari. Una scelta che spetta a Mattia Croci-Torti e che al “Botta” importa il giusto: “Io chiaramente voglio giocare dall’inizio, però non conta chi giocherà 90’, chi 30’, chi farà assist o gol. Conta solo il nome scritto davanti e vincere. L’emozione che abbiamo provato dopo la vittoria col San Gallo è qualcosa che nessuno aveva mai vissuto, dunque l’obiettivo è riprovare quelle emozioni”. Per farlo però bisognerà sconfiggere i granata, unica compagine mai battuta in questo campionato: “Loro sono un’ottima squadra, siamo simili - ha continuato il 33enne - a entrambe piace giocare con la palla e pressare alto. Conteranno i dettagli, la determinazione e l’attenzione in fase difensiva. Ci dà fastidio non essere riusciti ancora a batterli e questo è un obiettivo ulteriore anche perché non siamo assolutamente inferiori al Servette”.
Per me è molto difficile vedere il Lugano senza Sabbatini, poteva cambiare tutta la rosa ma lui era sempre con me
A Bottani non si poteva non chiedere della situazione dell’unico reduce insieme a lui della prima finale dei sottocenerini, persa nel 2016 con lo Zurigo, ovvero Jonathan Sabbatini: “È talmente una brava persona che nonostante la situazione cerca di non far pesare niente a nessuno e questo aiuta tutto lo spogliatoio a non farsi condizionare dall’ambiente. Ovviamente io ci penso perché siamo insieme da quasi 15 anni, però è lui il primo a dire che l’unica cosa importante è la finale e questo dimostra ancora che tipo di uomo sia”.
Coppa Svizzera, l’intervista a Mattia Bottani (28.05.2024)
RSI Sport 28.05.2024, 15:35
Il servizio con Mattia Bottani (Rete Uno Sport 29.05.2024, 12h30)
RSI Sport 29.05.2024, 11:30
Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 28.05.2024, 18:40