“Sappiamo che sarà una partita intensa, siamo tutti pronti”

Doveva tenersi alle 19h00 allo stadio Dubočica la conferenza stampa prepartita della Svizzera, ma è iniziata con una mezzora di ritardo. Infatti il volo charter Zurigo-Niš, previsto questo pomeriggio alle 16h00, è decollato con quasi un’ora di ritardo, portando con sé tutte le conseguenze del caso. Per buona pace soprattutto di Murat Yakin e Michel Aebischer, che hanno dovuto sobbarcarsi un’altra ora di viaggio dalla stessa Niš, dove alloggia la nostra Nazionale, fino a Leskovac, sede della partita, la terza contro la Serbia: “Le prime due sono state intense e pazze, probabilmente sarà così anche la terza”, ha detto con il suo solito sorriso sornione il selezionatore rossocrociato, in ripresa dall’influenza.

Il 50enne avrà tutti a disposizione domani (in diretta su LA2, in streaming e su Rete Uno dalle 20h45), ma si sentirà ancora la mancanza di Sommer, Schär e Shaqiri? “Non si può facilmente sostituire l’esperienza di questi giocatori. Ma lo sconvolgimento è stato solo parziale. Abbiamo avuto tempo di allenarci un po’ più a lungo questa settimana e abbiamo giocatori in grado di sostituirli. Si capirà domani se siamo già maturi. Anche la Serbia dovrà fare punti, sarà una partita intensa”.

Naturalmente il tema preferito delle domande è stato il ritorno di Granit Xhaka in campo con la maglia rossocrociata: “Conosciamo la situazione e abbiamo parlato con lui. Granit è uno che vuole sempre che ci sia giustizia. Ha capito però che contro la Danimarca non ha cercato la soluzione giusta e ha subito chiesto scusa ai compagni. Con la Spagna è mancato. Ora c’è una partita intensa ed emozionale. Prima di tutto però la sua presenza aumenterà il nostro livello e la nostra capacità di fare gioco. Se verrà marcato a uomo siamo preparati”, ha glissato Yakin.