“Non è mai semplice ritrovarsi a settembre, perché tutti si presentano in uno stato di forma differente”. Le dichiarazioni rilasciate da Pier Tami più di un mese fa, all’alba del primo raduno ufficiale post-Europeo, erano risuonate come una sorta di segno premonitore. Le due sconfitte con Danimarca e Spagna non hanno fatto altro che confermarlo. Dopo sole due partite di Nations League la Svizzera è insomma già chiamata ad una reazione, sia in termini di prestazioni che di risultati contro Serbia e di nuovo Danimarca. Ma chi, più di altri, ha gli occhi puntati addosso?
Nico Elvedi e Granit Xhaka
In un torneo che regala pochi margini d’errore, due espulsioni possono costare particolarmente care. La loro fortuna, se così la si può definire, è che le hanno rimediate in comune nel primo incontro della campagna. E che la squalifica l’hanno scontata in una sfida già di per sé proibitiva contro i campioni d’Europa della Spagna. Di spazio per risollevarsi, in ogni caso, non ne resta troppo. Se Xhaka dovrà ritornare da subito leader di fronte ad un pubblico, quello serbo, che gli dedicherà un’accoglienza particolare, Elvedi avrà il compito di non far (ancora) rimpiangere il ritiro dalla Nazionale di Schär.
Remo Freuler e Michel Aebischer
La stagione eccezionale del Bologna, dove eccezionale sta per eccezionalità, non è partita benissimo ma nemmeno male, considerati i diversi fronti su cui gli emiliani si ritrovano a battagliare. E i due svizzeri, come lo scorso anno sotto la guida di Thiago Motta, sono dei punti di riferimento anche nello scacchiere di Italiano. Più che le buone performance con il club, allora, Freuler e Aebischer saranno chiamati a riscattare quelle del mese scorso con la Nazionale, in cui hanno disatteso le aspettative. Ricordate? In difficoltà come tutti in Danimarca, Freuler con la Spagna fu passivo sull’1-0 di Yamal e si rese suo malgrado protagonista del tocco di mano che portò all’annullamento dell’1-1. Aebischer, nel ruolo di quinto, fece invece (tanta) fatica sul piano difensivo in entrambe le partite.
Zeki Amdouni e Breel Embolo
Stanno vivendo un momento particolare, i due principali riferimenti offensivi della Svizzera, sui quali Yakin dovrà per forza di cose fare affidamento vista la cronica mancanza di alternative. Recentemente trasferitosi in prestito dal Burnely al Benfica, Amdouni intende ritagliarsi uno spazio nell’undici titolare del club portoghese, che per ora tra Liga e Champions League non ha mai visto. Dalla sua non c’è il minutaggio (solo 96’ di gioco), ma perlomeno un gol, quello siglato lo scorso 28 settembre al Gil Vicente. Zero, invece, le reti con il Monaco di Embolo in sette presenze e 437’ tra Ligue 1 e Champions League. Insomma, cercano la svolta nel club anche attraverso la Nazionale.
Nazionale, il servizio con Remo Freuler (Info Notte Sport 10.10.2024)
RSI Sport 10.10.2024, 15:50