“Sommer spaziale, parate scudetto” o “Sommer l’acchiappapunti, due miracoli per blindare l’Inter”. Sono solo un paio di esempi di titoli usati dalla stampa italiana per esaltare la prestazione di Yann Sommer contro l’Udinese. Chi lo conosce bene come Patrick Foletti, intervenuto a Tempi Supplementari per parlare del 36enne di Morges con cui ha collaborato per oltre un decennio in Nazionale, non è però rimasto per niente sorpreso dal suo rendimento in nerazzurro: “Di Yann non mi impressiona più niente perché ormai lo conosco come le mie tasche. È un grande portiere e gioca in una grande squadra, ma la sua qualità migliore è che non ha mai perso la voglia di imparare”.
Tra i vari temi trattati da Fox ci sono stati l’addio alla Nazionale e il rapporto con i preparatori dell’Inter, ma anche l’altezza del suo pupillo. “Queste discussioni erano nate ai tempi del Bayern per quel gol che aveva preso contro il Manchester City - ha spiegato Foletti - l’hanno crocifisso, ma quel tiro era imparabile anche se in porta ci fosse stato un portiere di 2 metri. Sono discussioni che lasciano il tempo che trovano: Yann è un buon portiere, indipendentemente dal fatto che sia 1,83m o 2 metri”.
Tanti preferiscono avere un portiere di 2 metri, l’altezza può aver giocato un ruolo nella carriera di Sommer
Patrick Foletti
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Tempi Supplementari 31.03.2025, 20:00
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