Quella che scenderà in campo giovedì contro la Danimarca sarà una Svizzera diversa, orfana di alcuni nomi importanti. Un cambiamento significativo riguarda il ruolo del portiere, dove Gregor Kobel ha raccolto il testimone lasciato da Yann Sommer. Una nomina a numero uno che il 26enne attendeva da tempo. Patrick Foletti, allenatore dei portieri della Nazionale, ritorna sull’addio di Sommer. “Una decisione del genere non la prendi dall’oggi al domani. Yann stava cercando già da un po’ la soluzione, che probabilmente era già nella sua pancia e nel suo cuore. Dopo l’Europeo e le sue vacanze questo processo si è concretizzato. Era una scelta che spettava a lui e così è stato”.
Vogliamo mantenere il nostro stile di gioco inalterato e con Gregor possiamo farlo
E Kobel? “Io e Yakin gli abbiamo telefonato un’ora dopo la comunicazione di Yann - continua Foletti - Però va sottolineato che parallelamente a quanto detto su Sommer, c’è stato un processo anche per Kobel. Noi ora ci troviamo nella situazione ideale: il prossimo portiere è pronto. Di lui ammiro la sua mentalità, la sua presenza, la sua brutalità. Vuole vincere a tutti i costi. Ma anche la sua efficacia: quando difende la porta è uno dei migliori al mondo”. Se le gerarchie sono chiare per il posto di titolare, dietro per Foletti i giochi sono ancora aperti: “Ho detto ai ragazzi che stanno spingendo per entrare nel novero dei miei osservati che per ora conta il momento. Analizzeremo la situazione di mese in mese”.
Nations League, il servizio con Patrick Foletti (Info Notte Sport 03.09.2024)
RSI Sport 03.09.2024, 21:03
Nations League, l’intervista a Patrick Foletti (03.09.2024)
RSI Sport 03.09.2024, 11:30
Il servizio con Patrick Foletti (Rete Uno Sport 03.09.2024, 18h30)
RSI Sport 03.09.2024, 18:28
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