La cosa bella delle pause per le Nazionali è che non c’è troppo tempo per rimuginare su cosa è stato, ma - visto il fitto calendario in cui si intrufola la Nations League - bisogna guardare avanti e in fretta. E davanti alla selezione di Murat Yakin si parerà domenica sera la Spagna, campione d’Europa in carica e detentrice del titolo della competizione. Un avversario sicuramente proibitivo che storicamente ci ha fatto penare, soprattutto a Ginevra.
Sono infatti tre i precedenti tra le due compagini nella città del Lemano: due nel vecchio stadio di Charmilles, ormai demolito per lasciare spazio a un parco e a dei palazzi dopo essere entrato in disuso a inizio anni 2000, e uno all’attuale Stade de Genève nell’ultima edizione della Nations League. Il risultato finale però, pur a distanza di decenni, non è mai cambiato: successo degli iberici e nessuna rete segnata su suolo rossocrociato dai nostri beniamini. Nell’ordine 0-3 nel 1955, 0-4 nel 1984 e 0-1 nel 2022.
Ginevra sembra dunque non portare bene, ma in realtà è proprio la sfida alle Furie Rosse a risultare indigesta per gli elvetici. Nelle 25 partite disputate sono solo due infatti le vittorie per la Svizzera: la prima al Mondiale 2010, con l’indimenticabile gol di Gelson Fernandes, la seconda proprio nell’ultimo incontro disputato alla Romareda di Saragozza. Un 2-1 firmato Akanji ed Embolo, con quest’ultimo che sarà il perno dell’attacco della Nati anche nel match di domenica sera. Per provare a rendere meno stregata la porta iberica e rimettere sui giusti binari il cammino di questa Nations League.
Il servizio con Luis De La Fuente sulla Spagna (Rete Uno Sport 07.09.2024, 07h30)
RSI Sport 07.09.2024, 07:50
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