CALCIO - NATIONS LEAGUE

La Nazionale tra certezze crollate e nuove speranze

Xhaka casca di nuovo nei vecchi vizi, Kobel non fa rimpiangere Sommer

  • 6 settembre, 09:01
  • 6 settembre, 13:41
Xhaka

Fuori

  • Keystone
Di: Diego Medolago 

È andato quasi tutto storto in quel di Copenaghen. Zero punti, due rossi e tanti interrogativi, per una Nazionale che si presentava ai nastri di partenza della Nations League con le certezze trovate a Euro 2024 ma pure diverse incognite lasciate dagli abbandoni di tre dei suoi uomini più iconici. Incognite che dopo il ko con la Danimarca sono diventate ancora più grosse e pesanti, visto che chi ci ha abituato a darci delle certezze è ricaduto nei soliti vizi, lasciando la barca colpita dall’attacco danese e vedendola affondare definitivamente dallo spogliatoio.

Sia chiaro, le colpe della sconfitta non sono tutte da ricercare in Granit Xhaka. Ma il numero 10 rossocrociato, reduce da un Europeo da vero condottiero e dall’introduzione nella lista dei 30 nominati al Pallone d’Oro, ha nuovamente perso la testa in un momento già complicato per la Nati. Un capitolo a parte lo meriterebbe l’arbitro Siebert, cieco davanti alla palese trattenuta di Dolberg su Elvedi, ma visto che alcune cose sono fuori dalla nostra portata è importante concentrarsi su ciò che si può controllare. E a controllarsi, soprattutto, dovrebbe essere il nostro capitano, che invece - di nuovo - nel momento più frenetico della partita è balzato agli onori della cronaca per i motivi sbagliati. Non ci sarà, proprio come il compagno, contro la Spagna. Un’assenza pesante, quasi come le responsabilità che porta con sé la fascia stretta attorno al suo braccio. E che, a volte, vengono dimenticate o accantonate.

Dalle certezze mancate a quelle che, si spera, possano essere state trovate da Murat Yakin. A partire dall’eredità di Yann Sommer, raccolta senza paura da un Gregor Kobel forse non irreprensibile sul tiro di Dorgu ma in ogni caso per distacco il migliore della truppa elvetica al Parken. La parata su Dolberg nel primo tempo vale quanto un gol e si presenta come un ottimo biglietto da visita alla prima da vero “numero 1” della Nati. Una menzione la merita pure Gregory Wüthrich: l’esordio a 29 anni con una difesa in ambasce sull’assalto danese è stato più che positivo, anche con la macchia della marcatura persa sul vantaggio dei padroni di casa. Probabilmente lo rivedremo, complice l’assenza di Elvedi, titolare contro la Spagna. Contro i vari Yamal e Nico Williams scopriremo veramente di che pasta è fatto.

02:19

Nations League, il servizio su Danimarca-Svizzera (Info Notte Sport 05.09.2024)

RSI Sport 05.09.2024, 23:38

01:53

Il servizio con Silvan Widmer (Rete Uno Sport 06.09.2024, 07h00)

RSI Sport 06.09.2024, 08:00

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