Di Omar Gargantini
Sommer 3,5: non compie una sola parata ma incassa due gol a cavallo del 90’! Situazione quasi surreale: senza colpe specifiche, ma anche di quel miracolo (possibile almeno sul 2-2) che avrebbe salvato la vittoria.
Edimilson Fernandes 4,5: spinge, spinge molto più di venerdi e spinge quasi sempre con costrutto, creando una catena di destra con Shaqiri assai efficace. Peccato che il gesto tecnico spesso vanifichi le intenzioni.
Akanji 3,5: dopo la tripletta col City sembra aver (comprensibilmente) staccato la spina. Il compitino è assicurato anche per manifesta superiorità, ma quando prova ad andare oltre la precisione latita. Sui due gol subiti non riesce a metterci una pezza e soprattutto sul secondo non fa una gran figura.
Elvedi 4: anche l’altro centrale non deve praticamente mai andare oltre la routine. Poi nel rocambolesco ed incredibile finale è decisamente più vittima che colpevole.
Rodriguez 4,5: prova solida, anche in appoggio alla manovra offensiva. Entrambi i gol subìti arrivano dalla parte opposta.
Zakaria 5: sembra uno dei più brillanti dal punto di vista atletico e lo si vede da alcuni cambi di passo impressionanti. Ma è anche molto lucido nel fungere da play che avvia molte delle nostre azioni. Esce sul 2-0.
Xhaka 4,5: gioca (bene), molti palloni, con personalità e convinzione. Mai davvero decisivo, ma onnipresente, alternandosi a Zakaria nella costruzione della manovra.
Freuler 3,5: parte quasi come trequartista, ma non arriva mai a trovare il timing giusto per rendersi pericoloso. Nella ripresa scompare a lungo, ma il peccato originale è l’errore in marcatura su Mihaila da cui nasce il 2-1 che cambia i destini del match.
Shaqiri 5: è probabilmente vero che non ha più il ritmo e i 90 minuti per una partita “vera”: ma questo girone sembra fatto apposta per esaltarne tecnica e inventiva pur andando solo a sprazzi (e spesso a “trampignare” perché costretto largo sulla destra). L’assist d’esterno per il 2-0 è uno spot di propaganda per il calcio.
Amdouni 5,5: dice che non è un centravanti, ma i numeri lo smentiscono. E anche in maniera clamorosa. Nonostante un primo controllo perfettibile, ne fa altri due, che diventano 5 dall’inizio della campagna e addirittura 25 in questo fantastico 2023! Gioca quasi in souplesse e ogni palla in area diventa un pericolo.
Vargas 4,5: non ha la classe di Shaqiri, ma più dinamismo e raggio d’azione. Non a caso entra nelle prime tre azioni davvero pericolose, fornendo l’assist per il gol che sblocca il risultato.
Seferovic 3,5: smania dalla voglia di tornare protagonista, ma un po’ per imperizia e parecchio perché spesso non viene servito al meglio la sua serata rimane un’incompiuta.
Sow 3,5: ha sui piedi il colpo del KO ma lo fallisce sparando su Moldovan.
Steffen 4: entra con buon piglio e crea un paio di pericoli nell’area avversaria.
Bislimi NG: poteva regalarsi un debutto da urlo, ma la sua conclusione sui titoli di coda si stampa beffardamente sulla traversa.
Schär 3,5: pensava di giocare ad Andorra ma niente. Si riscalda 70 minuti stasera e quando entra a pochi istanti dalla fine lo fa con la testa altrove. Mihaila ringrazia e regala alla Romania un pareggio assolutamente insperato e immeritato.
Yakin 3: sceglie la continuità e per 88’ gira tutto alla perfezione. Quando prendiamo il 2-1 panica e sbaglia. Perché non ha il coraggio di ripensare al cambio che manda in campo Schär. A quel punto ritoccare la difesa è appunto un errore colossale.