Cornaredo resta tabù per il Lugano

Nemmeno il terzo tentativo è stato quello buono. Il Lugano è incappato nella terza sconfitta interna consecutiva da inizio stagione, cedendo al San Gallo con il risultato di 3-2 nella 6a giornata di Super League. Nonostante l'ottimo avvio da parte dei bianconeri, a Cornaredo è andata in scena una partita molto diversa rispetto alla finalissima di Coppa Svizzera di pochi mesi fa con gli uomini di Croci-Torti che hanno nuovamente commesso e pagato a caro prezzo le troppe leggerezze in fase difensiva e gli errori sottoporta.

In campo con Haile-Selassie e Belhadj al posto di Bottani e Bislimi, i padroni di casa hanno spinto sull'acceleratore nei primi minuti trovando il vantaggio già al 6': Celar è stato freddo nel trasformare un rigore concesso dopo revisione al VAR per un fallo di mano di Sutter su tiro di Sabbatini. Mancato il raddoppio poco dopo con Haile-Selassie, i ticinesi si sono progressivamente spenti mentre la squadra di Zeidler è salita di colpi, andando alla pausa addirittura sul 2-1 dopo la perla di Guillemenot e il gol di Witzig, che si è bevuto il capitano luganese prima di battere sul primo palo Saipi.

Il 3-1 di Görtler al 59', grazie a un rigore generoso dopo una clamorosa ingenuità di Mahou, sembrava aver spento le velleità del Lugano, rivitalizzato invece dai cambi di Croci-Torti e dalla rete dell'ex Babic, ben servito sul taglio da Arigoni e furbo nel sorprendere sul suo palo Watkowiak. I bianconeri si sono poi gettati in avanti a testa bassa e per quanto creato avrebbero certamente meritato almeno il pareggio ma Haile-Selassie e Amoura hanno sprecato malamente le occasioni migliori, mentre Macek si è visto respingere miracolosamente un colpo di testa da distanza ravvicinata.