A due settimane esatte da quella che può essere considerata la peggior esibizione stagionale (per demeriti propri e non solo), il Lugano si è preso una gustosissima rivincita sull’Yverdon. Sì, perché oltre a rimettere al loro posto i vodesi, il 2-0 odierno riporta gli uomini di Croci-Torti lassù in vetta, in coabitazione con lo Zurigo. Poco importa se a Cornaredo lo spettacolo ci abbia messo un po’ a decollare: in un calendario sovraccarico di impegni (ancora due prima dell’ultima pausa dedicata alla Nations League), conta soprattutto non bruciare energie. Assieme, naturalmente, alla sostanza. E di quella, con 25 punti in 13 partite, non ci si può certo lamentare.
Le consuete rotazioni hanno portato al cambio di oltre metà squadra rispetto a giovedì: principale novità, l’inserimento dal 1’ di Vladi, che non partiva titolare da un mese e mezzo (in occasione dell’infortunio rimediato contro il Losanna). E allora sarà forse da imputare alla ruggine l’errore commesso dallo stesso numero 9 al 10’, quando i locali si sono costruiti la migliore (leggasi unica) occasione di una prima mezz’ora davvero bloccata, vuoi per i ritmi non particolarmente alti, vuoi per la bravura degli avversari nel chiudere gli spazi. Ci è quindi voluta una giocata imprevedibile per smuovere la situazione: filtrante di Grgic, brillante sponda del kosovaro - prontamente rifattosi con gli interessi - e gol (il quarto in campionato) a firma Steffen, aiutato da una deviazione che ha comunque premiato la compagine più volenterosa.
Chi si aspettava che la rete subita obbligasse la banda di Mangiarratti ad uscire (finalmente) dal proprio guscio ne ha avuto ben presto conferma, anche se in maniera estemporanea. Al 51’, infatti, gli ospiti si sono affacciati una prima volta minacciosi dalle parti di Saipi, dal canto suo abile a deviare sopra l’asta la capocciata di Aké. Ma di prontezza, di lì a breve, ha dato prova anche l’omologo Bernardoni, strozzando nella gola di Belhadj l’urlo per una rovesciata che avrebbe meritato miglior sorte... della traversa. Poco male, in ogni caso, poiché per il sigillo della sicurezza era soltanto una questione di tempo: a mettere in cassaforte i tre punti, ecco così la sgroppata del rientrante Zanotti (apparso subito sui livelli di sempre) e il tap-in di bomber Aliseda, ora dietro unicamente a Kutesa nella classifica marcatori. Mentre in quella del campionato, il Lugano può sorridere dall’alto, sperando di rimanerci il più a lungo possibile: sotto la sapiente guida del Crus - da oggi il tecnico più vincente nella storia del club con 77 successi - è d’obbligo continuare a sognare in grande.
SL, il servizio su Lugano-Yverdon (La Domenica Sportiva 03.11.2024)
RSI Sport 03.11.2024, 19:26
SL, le reti di Lugano-Yverdon (03.11.2024)
RSI Sport 03.11.2024, 18:25
SL, la splendida rovesciata di Belhadj centra la traversa (03.11.2024)
RSI Sport 03.11.2024, 18:18
SL, l’intervista a Mattia Croci-Torti (03.11.2024)
RSI Sport 03.11.2024, 18:54
SL, l’intervista a Mattia Zanotti (03.11.2024)
RSI Sport 03.11.2024, 18:36
SL, l’intervista ad Alessandro Mangiarratti (03.11.2024)
RSI Sport 03.11.2024, 18:42
Legato a Sport e Musica 03.11.2024