calcio svizzero

Koutsias si ripete, Macek si rivela la giusta intuizione

Le pagelle: Saipi salva la sufficienza con la parata su Di Giusto

  • Ieri, 19:30
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FC Lugano

Tutto il collettivo sopra la sufficienza

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Di: Paolo Laurenti 

Saipi 4: strappa la sufficienza perché compie la parata salva vittoria nei minuti di recupero, ma il tiro di Di Giusto nasce dopo una rimessa laterale regalata dallo stesso portiere poco prima. Non esce sul corner che permette a Lüthi di impaurire i bianconeri nel finale.

Marques 4: meglio in fase di copertura che di spinta, ma si comporta bene alla prima da titolare in campionato dopo oltre 3 mesi.

Papadopoulos 4: solita aggressività, ma non deve faticare molto contro gli attaccanti avversari che non lo impegnano più di tanto.

Hajdari 4,5: non si perde in leggerezze e nella ripresa bada soprattutto al sodo, spazzando quando c’è da spazzare.

Zanotti 4,5: una generosità enorme che lo porta su e giù dal campo. Esce stremato.

Grgic 4: dà equilibrio e trova qualche passaggio tra le linee.

Belhadj 4: paga in brillantezza gli sforzi europei, metà partita in cui non riesce a inserirsi in area come spesso ama fare.

Steffen 4,5: stava per realizzare il gol dell’anno, si accontenta di partecipare alla costruzione del 2-0.

Bislimi 4,5: non una prova trascendentale, ma gli si chiedeva di tornare a incidere e lui prepara con una gran giocata il 2-0 di Koutsias.

Dos Santos 4: conferma le impressioni positive emerse contro lo Celje, gli è mancata però l’ultima giocata.

Koutsias 5,5: seconda doppietta consecutiva e come a Thun segna un gol da opportunista e uno costruito con movimento, controllo e tiro da attaccante puro.

Macek 5: una gran bella ripresa quella giocata dal centrocampista, impreziosita dal filtrante per Koutsias.

Valenzuela 4: si limita a contenere e svolge il compito serenamente.

Doumbia 4: un paio di palloni sbagliati, ma anche un paio di buoni interventi difensivi.

Brault-Guillard, Sbai: NG

Croci-Torti 4,5: la sua squadra reagisce al momento negativo e allo shock dell’eliminazione di Conference League, nonostante un primo tempo un po’ lento e poco incisivo (per le fatiche mentali e fisiche di Thun). Intuizione pagante l’inserimento di Macek nella ripresa a dare continuità. Il Lugano va alla pausa con un sospiro di sollievo.

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