Il cammino del Lugano verso quel sogno chiamato titolo ha subito una nuova battuta d’arresto. Se il successo ottenuto contro il Winterthur prima della pausa aveva riportato un po’ di euforia tra le file bianconere, il 2-0 con cui il Servette si è imposto a Cornaredo ha fatto riaffiorare tutti i problemi che stanno attanagliando i sottocenerini in questo 2025. In primis l’incapacità di concretizzare le occasioni create, perché se è vero che le assenze in fase offensiva sono tante e pesanti, è altresì vero che Steffen e compagni più volte in questo periodo si sono fatti male da soli non riuscendo a tramutare in gol la mole di gioco proposta. L’impegno, insomma, non è mai mancato, ma al momento questo non sta bastando per rimanere attaccati al treno di testa. I granata infatti, vera e propria bestia nera dei ticinesi vista la sola vittoria ottenuta negli ultimi 12 confronti con i romandi, ne hanno così approfittato per scappare a +6 dai ticinesi, superati ora in classifica pure dallo Young Boys.
Confrontato con diverse defezioni soprattutto a centrocampo, vista l’indisponibilità di Bislimi e Dos Santos e con Grgic recuperato solo per la panchina, Croci-Torti ha dovuto provare qualcosa di nuovo inventandosi un inedito 4-3-3 con Papadopoulos davanti alla difesa. Il cambio è sembrato sorprendere gli ospiti almeno nei primi minuti, in cui i bianconeri si sono fatti vedere diverse volte dalle parti di Mall. A far difetto però è stata la mira, con i vari Cimignani, Belhadj e Koutsias a sprecare delle buone occasioni da rete. Non ha invece perdonato dall’altra parte Crivelli, che al primo vero pericolo creato dai granata ha firmato l’1-0 con una bella girata in mezzo all’area ad anticipare Mai.
Colpito nel morale, al Lugano è servita la pausa per tornare a macinare gioco ma - esattamente come accaduto nei primi 45’ - dopo una sfuriata iniziale che ha portato a una grande occasione per Valenzuela, la spinta degli uomini del Crus è andata via via scemando anche a causa della stanchezza e dell’impossibilità da parte dell’allenatore bianconero di poter attingere alla propria panchina per operare dei cambi offensivi all’altezza. Né Marques, né Przybylko, né Doumbia infatti sono riusciti a cambiare l’andamento della sfida, con il Servette che si è accontentato di difendere il vantaggio e ripartire in contropiede, sfruttando i buchi lasciati da una formazione - quella sottocenerina - tutta votata all’attacco e affondata in maniera definitiva dal raddoppio di Ouattara.

SL, il servizio su Lugano-Servette (Sportsera 29.03.2025)
RSI Sport 29.03.2025, 22:52
SL, l'intervista a Mattia Croci-Torti (29.03.2025)
RSI Sport 29.03.2025, 22:45
SL, l'intervista ad Amir Saipi (29.03.2025)
RSI Sport 29.03.2025, 22:29
SL, l'intervista a Mattia Zanotti (29.03.2025)
RSI Sport 29.03.2025, 22:30
Il servizio con Mattia Croci-Torti (Rete Uno Sport 30.03.2025, 12h30)
RSI Sport 30.03.2025, 12:07
Contenuto audio
Il servizio con Mattia Zanotti (Rete Uno Sport 30.03.2025, 10h00)
RSI Sport 30.03.2025, 09:37
Contenuto audio
Legato a LA2 Sport Live 29.03.2025, 20h30