Per il secondo anno di fila ci sarà uno svizzero nella finale di Champions League. Sì, perché dopo Akanji con il City nel 2023, Kobel e il suo Borussia Dortmund si sono guadagnati la possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie nel 2024 il primo giugno a Wembley. Forti dell’1-0 dell’andata, i gialloneri si sono imposti con lo stesso risultato anche nel ritorno della semifinale contro il Paris Saint-Germain, accedendo così all’ultimo atto per la terza volta nella loro storia, a undici anni dalla più recente. Deluso al termine della partita del Parco dei Principi Mbappé, incapace di portare in finale il PSG nella sua ultima stagione a Parigi.
Fin dai primi istanti i padroni di casa hanno dimostrato la volontà di fare la partita, lasciando però un po’ di spazio alle ripartenze dei tedeschi. E proprio in occasione di una di queste ripartenze è arrivata l’opportunità più importante del primo tempo, ma Donnarumma si è superato sul sinistro incrociato di Adeyemi. Nella ripresa si è poi reso protagonista l’uomo che non ti aspetti: a decidere il confronto al 50’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo è stato Hummels, lasciato libero e indisturbato di colpire di testa. I parigini si sono riversati in attacco, ma la loro rimonta si è spenta, come all’andata, sui legni (due pali e due traverse) della porta difesa dal portiere rossocrociato, alla prima finale di Champions della carriera.
Il commento di Omar Gargantini (Rete Uno Sport 08.05.2024, 07h00)
RSI Sport 08.05.2024, 07:57
Contenuto audio
Legato al Notiziario del 07.05.2024, 22h00