Verso Colonia con le certezze del Murat difensivo

Se il test danese era risultato poco indicativo, non è che quello di ieri abbia detto chissà cosa. “Il cielo d’Irlanda è un oceano di nuvole e luce”, cantava Fiorella Mannoia. Bene, tale passaggio sembra calzare a pennello per la Nazionale versione ‘24, tanto fosca là davanti quanto illuminata dietro. Mentre l’Europeo si avvicina a grandi passi (-80 all’esordio di Colonia), siamo quantomeno ripartiti dalle basi, blindando - esattamente un anno dopo - la porta e la difesa per due match consecutivi. È proprio sulla stabilità del muro difensivo, fortificato dall’ormai prescelto 3-5-2, che si baserà la buona riuscita della nostra avventura tedesca, quasi pronta a decollare con a bordo i 23. La lista dei convocati dovrà essere consegnata entro il 7 giugno (giorno antecedente l’ultima amichevole, quella con l’Austria), anche se, scorrendo i vari nomi, viene facile immaginarsi la possibile delegazione tipo. Eccola.

Tra i pali non ci piove: Sommer, Kobel e Mvogo - in rigoroso ordine gerarchico, malgrado i tentativi di sorpasso del secondo - costituiscono il terzetto di riferimento, e staranno già pensando a rispolverare le valigie più grandi dal ripostiglio. Come loro, restando alla retroguardia, Akanji, Rodriguez, Elvedi e Schär. Qui, semmai, si tratterà di stabilire chi, fra gli ultimi due, accompagnerà la star del City e il capitano del Torino (avvantaggiato dall’essere l’unico mancino) nell’undici titolare. Oltre al perdente del ballottaggio, in caso di necessità una seconda alternativa dovrebbe essere rappresentata da Cömert, maggiormente esperto (l’affanno di ieri però la dice lunga…) rispetto ai “colleghi-rivali” Zesiger e Omeragic.

Sulle fasce, invece, le indicazioni sono chiare: Widmer a destra, Ndoye a sinistra, poi il jolly Steffen, Mbabu e Garcia (quest’ultimo a caccia di più minuti col Marsiglia). Il principale nodo da sciogliere a centrocampo è allora relativo al completamento della pattuglia centrale. Sarà Bislimi (noto pupillo del CT), Sierro (non male al debutto), Ugrinic (fermo per infortunio) o forse ancora il rinnegato Sow (pur sempre titolare a Siviglia, d’abitudine) il profilo individuato per dare eventualmente respiro a capitan Xhaka, Freuler e Zakaria, assieme ad Aebischer? Quanto all’attacco, infine, non c’è solo Yakin ad attendere con ansia il provvidenziale ritorno di Embolo, bensì una marea di tifosi seccati da cotanta pochezza offensiva. Certo, dopo una stagione di stop le condizioni saranno tutte da verificare, ragion per cui Itten e Zeqiri rimangono vigili alla finestra, sperando di potersi unire a Vargas (invero impacciato da seconda punta/trequartista), Amdouni, Shaqiri e Okafor. Ultimi tre nomi? Beh, sacrificando qualcuno dei sopracitati si libererebbe spazio per la rapidità di Kutesa, le doti finalizzative di Monteiro, in attesa del passaporto (“potrebbe essere un’opzione in estate”), o - dai, siamo romantici - la creatività di Bottani. Questi siamo, di fatto. Okay, ora fate i vostri calcoli e vedrete che i conti tornano facilmente. Lo faranno anche i risultati?

Legato a Rete Uno Sport 27.03.2024, 09h00