Ciclismo

Benvenuti al "Dutch Corner"

Una festa incredibile alla curva 7 dell'Alpe d'Huez

  • 26 luglio 2015, 01:17
  • 7 giugno 2023, 11:04
Il Dutch Corner

La festa è iniziata già molte ore prima della gara

dall'inviato all'Alpe d'Huez Luca Pedroni

Ogni volta che il Tour sceglie come sede di tappa l'Alpe d'Huez dalle 100 alle 180'000 persone si raggruppano lungo i suoi ventuno tornanti, ma uno in particolare è letteralmente preso d'assalto: si tratta del numero 7, o "Bocht 7" per dirla nella lingua locale, che non è decisamente il francese...

L'alpe, infatti, è la montagna degli olandesi, denominata così dopo che i rappresentanti del loro paese hanno vinto ben 8 delle prime 14 edizioni. La marea arancione inizia a posteggiare i camper e a piazzare i picchetti delle tende già molti giorni prima dell'arrivo del Tour. La zona scelta non è casuale, perché la curva numero 7 circonda la piccola chiesetta di Saint-Ferréol, dove è sepolto padre Reuten, un olandese e grandissimo appassionato di ciclismo che negli anni 60' contribuì a costruirla.

Quest'anno il servizio di sicurezza è stato rafforzato con l'aggiunta di poliziotti olandesi, tuttavia questa "anarchia perfettamente organizzata" ha come sempre travolto tutto e tutti con allegria. Ogni volta che la Grande Boucle passerà di qua, infatti, potete essere sicuri che loro ci saranno: rumorosi, arancioni e rigorosamente con una birra in mano, perché come si dice da queste parti: "I belgi vengono per il ciclismo, gli olandesi per fare festa".

Immagini dal Dutch Corner - Alpe d'Huez (25.07.2015)

Dutch Corner - Alpe d'Huez (25.07.2015)

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