Van der Poel strepitoso, è ancora lui il re della Parigi-Roubaix

È ancora Mathieu van der Poel il padrone dell’Inferno del Nord. L’olandese ha tenuto ben saldo lo scettro della Parigi-Roubaix (259km di cui 55,7 tratti in pavé suddivisi in 29 settori) trionfando come l’anno scorso al termine di una strepitosa fuga in solitaria. Era dal 1962, e l’autore fu il belga Rik van Looy, che un campione del mondo non era capace di centrare la doppietta Giro delle Fiandre - Parigi-Roubaix nello stesso anno.

L’Alpecin, prima squadra della storia a vincere le prime tre classiche monumento stagionali, ha fatto corsa dura fin già dai primi settori di pavé (51,4 km/h di velocità media dopo i quattro iniziali), azionando i ventagli e stremando le formazioni avversarie prima del delicato passaggio alla chicane d’entrata nella foresta di Arenberg. Al resto ci ha pensato Van der Poel, che ha scelto il tratto di Orchies ai -60km per attuare il suo attacco e prendere il volo verso il velodromo di Roubaix.

In campo elvetico Stefan Küng, quinto al traguardo e protagonista di alcuni scatti, ha perso contatto dal gruppetto dei primi inseguitori a 12km dall’arrivo mentre Stefan Bissegger ha pagato dazio a causa di due problemi meccanici che l’hanno costretto a spendere energie preziose nei tentativi di rincorrere il treno dei migliori.