“I giovani fanno parte della strategia, ma è difficile imparare la costanza”

Cinque partite del 2025, cinque scontri diretti e cinque punti incamerati. La zona play-in per l’Ambrì è ancora ampiamente alla portata, ma questo filotto di sfide resta un’occasione mancata per alleggerire un po’ il peso del dover vincere a tutti i costi per non perdere il treno chiamato postseason. “Il leit motiv del campionato è l’estremo equilibrio - ha commentato Paolo Duca al termine della sfida di Bienne, persa dai biancoblù per 4-3 - Si gioca tutto su piccoli dettagli. I Seeländer sono arrivati agguerriti, siamo riusciti a contenerli a tener loro testa fino al 3-3. Poi abbiamo pagato un errore in difesa. Siamo stati mal ricompensati per quello che è stata la prestazione e questo è capitato tante volte in stagione. Non ci sono ricette, quello che dobbiamo fare è continuare a lottare”.

Queste prime sortite dell’anno nuovo hanno anche visto l’inserimento di due giovani nel line-up, Muggli ed Hedlund, salvo poi relegarli a ruoli più marginali nel weekend, come se non si desse loro il tempo di dimostrare su un più lungo periodo il loro valore. “I giovani fanno parte della nostra strategia e questa rimane una cosa a cui diamo peso - ha spiegato il DS biancoblù - È logico che quando ci sono situazioni di classifica come quella che stiamo vivendo adesso è più difficile parlare di sviluppo. Terraneo per esempio ha sfruttato molto bene le tre settimane passate a Visp. Ha ripreso fiducia ed è riuscito a mantenere il suo gioco molto semplice e sta adagio adagio migliorando. Anche Muggli ha avuto modo di giocare in questo periodo e contro l’Ajoie ha fornito un’ottima prestazione, poi già la sera successiva il suo rendimento è calato. Bisogna capire che è molto complicato mantenere costanza nelle prestazioni, è un processo che qualcuno impara più velocemente, altri invece hanno bisogno di più tempo”.